AVVISO IMPORTANTE 

Ciascun iscritto, la cui manifestazione di interesse sia in scadenza nel 2025, è invitato a comunicare la propria volontà in merito al mantenimento dell’iscrizione.
Il modulo, debitamente compilato e munito della documentazione allegata, dovrà essere trasmesso al Servizio competente, entro il 30 aprile 2025, attraverso le seguenti modalità:
- a mezzo PEC all’indirizzo qualita@certregione.fvg.it;
- a mezzo raccomandata A/R indirizzata alla Direzione centrale Risorse agroalimentari, forestali e ittiche – Servizio valorizzazione qualità delle produzioni – Via Sabbadini n. 31, 33100 Udine;
- mediante deposito in formato cartaceo presso l’ufficio protocollo di Via Sabbadini n. 31, 33100 Udine.

La mancata manifestazione di interesse al mantenimento dell’iscrizione con l’allegazione della relativa documentazione dell’attività svolta comporta la cancellazione dall’elenco.

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Elenco nazionale tecnici ed esperti di oli di oliva vergini ed extravergini

Si riporta l’elenco dei tecnici ed esperti di oli di oliva vergini ed extravergini della sezione regionale della Regione Friuli Venezia Giulia aggiornato alla data del 31 dicembre 2024 approvato con decreto del direttore del Servizio valorizzazione qualità delle produzioni n. 17247 del 4 aprile 2025.

L'elenco nazionale di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extra vergini, già istituito ai sensi dell'art. 3 della legge n. 313/98, è tenuto presso il Ministero ed è articolato su base regionale. Le Regioni e le Province autonome provvedono a pubblicare l’elenco di competenza nei rispettivi bollettini.

Normativa di riferimento: decreto del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 7 ottobre 2021 (Criteri e modalità per il riconoscimento dei panel di assaggiatori ai fini della valutazione e del controllo delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini di cui al regolamento (CEE) n. 2568/91, nonché per l'iscrizione di tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extra vergini nell'elenco nazionale di cui alla legge 3 agosto 1998, n. 313).

Requisiti per l'iscrizione nell'elenco:
a) attestato di idoneità fisiologica, conseguito al termine di un corso per assaggiatori, di cui all’art. 2 del D.M.;
b) attestati rilasciati da capi panel, di cui all’art. 3, comma 7 del D.M. che comprovino la partecipazione, secondo la metodologia prevista dall'allegato XII del regolamento, ad almeno 20 giornate di assaggio, tenute nei due anni precedenti la data di presentazione della domanda, comprendenti ognuna almeno due sedute con tre campioni di olio in valutazione.

La domanda per l'iscrizione nell'elenco, redatta su apposito modulo di cui all’Allegato V al D.M., deve essere presentata alla C.C.I.A.A. del luogo ove il richiedente ha interesse ad operare e deve contenere:
a) cognome, nome, luogo e data di nascita, residenza e domicilio;
b) documentazione comprovante il possesso dei requisiti sopra indicati.

La C.C.I.A.A., verificata la regolarità della domanda, conclude il procedimento entro 30 giorni dal ricevimento della domanda stessa. Al termine del procedimento la C.C.I.A.A. propone i nominativi dei richiedenti idonei alla Regione o alla Provincia autonoma competente per territorio che provvede alla loro iscrizione nell'elenco e ne dà, contestualmente, comunicazione al Ministero e, per il tramite della C.C.I.A.A., all’interessato.

La cancellazione dall'elenco nazionale è disposta dalla Regione o dalla Provincia autonoma, previa segnalazione della C.C.I.A.A., su domanda dell'interessato, o d'ufficio nel caso di accertate gravi inadempienze verificatesi nell'espletamento dell'attività di tecnico o di esperto degli oli di oliva vergini. Il Ministero, ricevuta la comunicazione della cancellazione, provvede all’aggiornamento dell’elenco nazionale.

I tecnici e gli esperti degli oli di oliva vergini, in possesso dell’attestato di idoneità di capo panel di cui all’art. 3 del D.M., sono iscritti con apposita annotazione.

I tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini possono chiedere il trasferimento dell’iscrizione da un elenco regionale ad un altro, presentando apposita istanza predisposta secondo l’apposito modulo di cui all’Allegato VI.

Ai fini della permanenza nell’elenco gli iscritti devono comunicare alle Regioni e alle Province autonome di competenza o alle Camere di commercio, ogni 3 anni dall’iscrizione, l’interesse a permanere nell'elenco mediante presentazione dell’apposito modulo cui deve essere allegata documentazione idonea a dimostrare le attività svolte.
Il mancato rispetto di tale adempimento comporta la cancellazione dall'elenco.

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L’olivicoltura in Regione

 In regione ci sono solo 300 Ha di olivo, di cui circa la metà messi a dimora negli ultimi 5 anni e quindi in parziale produzione. Nel 2005, sono state prodotte circa 500 tonnellate di olive, interamente destinate alla trasformazione in olio.

Gli impianti sono situati principalmente nel Carso, nell'area collinare e pedecollinare e in pianura solo nel Cividalese. Le aziende agricole professionali con coltivazione di olivo sono circa un centinaio e per una decina l'olivo rappresenta una quota sostanziale dell'attività agricola. L'età media degli imprenditori è elevata.

Si tratta pertanto di una produzione limitata e con una forte frammentazione produttiva, destinata alla vendita diretta, dal momento che mancano forme organizzate di commercializzazione del prodotto.

L'espansione è dettata dall' ottima qualità e dall'immagine del prodotto in termini salutistici e, considerata l'attuale limitata conoscenza del prodotto da parte dei consumatori, la domanda potrebbe aumentare ulteriormente.

Non mancano quindi le opportunità per una produzione che non presenta vincoli allo sviluppo (se non la riduzione della SAU per urbanizzazione ed infrastrutturazione del territorio) e che può costituire un elemento di pregio anche in chiave di valorizzazione del patrimonio e paesaggistico a fini turistici.

I punti di forza dell'olivicoltura regionale sono: la presenza di ottime varietà locali (es. bianchera e carbona), l'elevata qualità delle produzioni collocate in siti vocati e al limite nord dell'areale di coltivazione, la presenza di una DOP riconosciuta (DOP Tergeste), la diffusione della vendita diretta, la vicinanza di grossi centri urbani e di plessi turistici come potenziali canali commerciali, l'ecocompatibilità delle tecniche colturali e la facilità di passaggio all'agricoltura biologica, l'integrazione nell'offerta dei panieri aziendali e regionali, il buon impatto degli oliveti in termini di paesaggio e presidio del territorio e coltivazione utile per il recupero di terreni marginali o abbandonati.

I punti di debolezza sono la bassa produzione unitaria e gli elevati costi di coltivazione, la possibilità di eventi climatici eccezionali con danni da freddo, la frammentazione degli impianti olivicoli, l'onerosità delle sistemazioni idraulico agrarie dei terreni collinari e carsici, la scarsa diffusione del metodo di produzione biologico, la limitata assistenza tecnica e l'elevata età media degli imprenditori.

A valle della produzione olivicola, si registra la presenza di impianti di trasformazione obsoleti o tecnicamente non adeguati e in alcuni areali la mancanza di impianti di molitura, la limitata certificazione di qualità del prodotto e la scarsa promozione del prodotto.

Inoltre, la formazione degli addetti nei settori della produzione, trasformazione, marketing è limitata e l'integrazione con il comparto turistico e ricettivo è scarsa.

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