47
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 50
di orientamento, counselling di carriera
e per il lavoro. Ciò nel senso di ridurre
gli interventi di natura diagnostica, di
profiling
amministrativo o di semplice
matching
tra domanda e offerta in favo-
re di una più decisa attenzione a come
le persone costruiscono i significati da
attribuire ai loro progetti e percorsi di
vita, a come possono assumere con-
sapevolezza delle risorse psicosociali
disponibili, a come utilizzarle al meglio e
a come investire energie per mantenerle
aggiornate o potenziarle.
Del resto, accanto alle pratiche di
counselling sopra accennate, basate
sull’interazione tra persona e consulente
e sicuramente complesse e impegnati-
ve sul piano dei tempi e dei costi, sono
ormai disponibili molti supporti a più
basso costo (e quindi più sostenibili)
per facilitare l’attivazione e il sostegno
all’autoriflessività e in questo modo in-
crementare anche l’occupabilità. Ci si
può riferire a forme strutturate di
stimo-
lo alla riflessione
e all’
auto
-
riflessività,
attuabili anche in gruppo e, almeno in
parte, con l’ausilio delle tecnologie infor-
matiche. Esse sono basate, ad esempio:
su
scritture riflessive
(come diari e note
autobiografiche),
riflessioni riassuntive
(come liste o tavole di temi di interesse,
schede di autovalutazione, ecc.),
rappre-
sentazioni grafiche e diagrammi
(come
mappe concettuali e
flow-chart
relative
ad esperienze svolte),
rappresentazioni
creative
(a partire da stimoli come im-
magini, simboli, brani letterari, spezzo-
ni cinematografici, ecc.),
commenti su
registrazioni
(di
storytelling
, interviste
video, ecc.),
perspective taking
(mettersi
nei panni degli altri esaminando espe-
rienze ricavate attraverso tecniche come
l’”incidente critico”), modalità di gruppo
come l’
action learning
(focalizzazione
in gruppo su un problema e riflessione
critica sulle aspettative, credenze, punti
di vista, modalità di ascolto attivate dal
problema affrontato).
Ciò che si deve sottolineare è l’esigen-
za di un cambiamento di prospettiva
nell’erogazione di servizi di sostegno
che deriva dal riconoscimento del va-
lore della riflessività. Si tratta infatti di
creare le condizioni concrete di accesso
a servizi che si propongono come mis-
sione quella di facilitare la tendenziale
strategia personale di costruzione di
meta-competenze rinforzando i processi
di scoperta di sé, di auto-monitoraggio
e auto-valutazione che aumentano la
probabilità di farsi carico della propria
occupabilità e di realizzare un efficace
processo di autogestione dei percorsi
di carriera.
Guido Sarchielli
Psicologo del lavoro
Professore a contratto del corso
Individui, gruppi e organizzazioni
Università di Bologna
BIBLIOGRAFIA
Coetzee M.,
Psychological career
resources of working adults: a South
African survey
, “SA Journal of Industrial
Psychology”, 34(2), 10-20, 2008.
Di Fabio A., Cumbo T.
,
Career
management and employability
,
“Counseling”, 1, 1-6, 2017.
Guichard J.
,
Reflexivity in life design
interventions: Comments on life and
career design dialogues
. “Journal of
Vocational Behavior”, 97, 78–83, 2016.
Guichard J.
,
Self-constructing
.
“Journal of Vocational Behavior”, 75,
pp.251–258, 2009.
Guilbert L., Bernaud J.L., Gouvernet
B., Rossier J.
,
Employability: review
and research prospects.
“International
Journal of Educational and Vocational
Guidance”, 16, 69–89, 2016.
Helyer R
.,
Learning through reflection:
the critical role of reflection in work-
based learning (WBL).
“Journal of Work-
Applied Management”, 7(1), 15-27, 2015.