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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 50
del secondo progetto neoliberale in
campo: la creazione di un mercato del-
le emissioni in alternativa al controllo
diretto delle emissioni. Una costruzione
sociale complicata e che ha richiesto
molto tempo, dirottando molteplici
risorse verso lo sviluppo di una tec-
nocrazia, per lo più di tipo finanziario,
che appare progressivamente più ini-
donea rispetto all’oggetto specifico,
con risultati che sembrano andare nella
direzione opposta a quella auspicata. I
prezzi, infatti, da troppo tempo vanno
allineandosi lungo un trend discenden-
te, non ascendente: da disincentivo, il
meccanismo di prezzo si è trasformato
in incentivo a inquinare, ora e in futu-
ro.
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(Vedi grafico 1)
Non è inutile rammentare che stori-
camente questi sviluppi rappresentano
l’inevitabile esito di idee e dottrine che,
sul terreno specifico di quella economi-
ca, hanno per lungo tempo ignorato
o addirittura combattuto sensibilità e
orientamenti“ecologici”(Alier 1991) a fa-
vore, viceversa, di un paradigma formal-
mente elegante ma sostanzialmente in-
congruo o addirittura irrilevante rispetto
al perenne problema economico, anzi
bio-economico delle comunità umane.
Dobbiamo riconoscere che, nonostante
decenni di critica, siamo ancora coartati
all’interno di veri e propri miti economici
(Georgescu-Roegen 1970 e 1975) che in
definitiva inducono ad assegnare, con
un’efficace espressione dell’enciclica
Laudato Sì
“
troppi mezzi per scarsi e
rachitici fini
”.
Nell’edizione 2006 della rilevazione
PISA
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i ricercatori dell’Ocse avevano
svolto uno specifico approfondimento
sugli atteggiamenti nei confronti del-
la questione ambientale di studenti e
genitori, in particolare su sei questioni
ambientali specifiche
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e su cinque sfide
ambientali complesse
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che, dieci anni
dopo, appaiono non solo importanti,
ma ormai cruciali per il nostro futuro
comune.
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I dati di sintesi evidenziavano
come la quasi totalità degli studenti
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fosse almeno a conoscenza dei temi
in esame, e che la loro consapevolezza
per gli impatti per l’uomo oscillasse, a
seconda dell’argomento specifico, tra il
76 e il 92%. Notevolmente inferiori, inve-
ce, risultavano i valori delle percentuali
di coloro che ritenevano suscettibili di
futuro (20 anni) miglioramento i pro-
blemi associati alle questioni ambien-
tali: le percentuali qui non superavano
il 21% per la questione della scarsità
energetica e il 13% per la deforestazio-
ne.
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Se è vero che le conoscenze, la
consapevolezza, gli atteggiamenti e le
aspettative sono associate ai compor-
tamenti, auspicabilmente all’interno
di un circuito virtuoso, allora dalla let-
tura dei risultati dell’indagine, emerge
la poco piacevole sensazione che già
per i giovani di allora ci fosse poco da
Grafico 1: il grafico mostra
l’andamento in serie storica del
prezzo unitario, in dollari, per un
lotto di 1.000 unità di concessioni
legali a rilasciare emissioni in EU
di CO2 equivalenti. Tale prezzo
regola i contratti
future
scambiati
su piattaforma elettronica. Le
quotazioni scesero sotto i 3$ nel
novembre del 2013.