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COSTRUIRE UN MODELLO E PRATICHE D’INTERVENTO PER AZIONI
DI SUPPORTO ALLE RETI LOCALI DI ORIENTAMENTO
b)
le Linee guida nazionali sull’orientamento permanente, approvate con l’Accordo Stato
Regioni del 5 dicembre 2013, che individuano le funzioni dell’orientamento;
c)
il modello descrittivo per la correlabilità tra i repertori regionali delle figure professionali
e le competenze sulla base del concetto di Area di Attività (AdA), proposto dal Gruppo Tecnico
Ministero del Lavoro/Regioni che opera per il “Piano di lavoro per l’implementazione del Repertorio
Nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali - art. 8 del dlgs
13/2013 - verso l’attuazione del sistema nazionale di certificazione delle competenze”.
La costruzione di una matrice in grado di collegare questi diversi documenti è sicuramente un
risultato rilevante e utile alle Regioni proprio come riferimento per azioni di sistema, in grado di
garantire coerenza ed efficacia ad iniziative di valorizzazione e potenziamento delle competenze
delle professionalità dei sistemi territoriali di orientamento.
La complessità di questo lavoro è legata all’esigenza di definire un’articolazione su diversi livelli,
in grado di collegare le cinque funzioni di orientamento identificate nelle Linee Guida Nazionali
sull’Orientamento, con una descrizione puntuale delle Aree di Attività, coerenti e integrabili con
il futuro sistema nazionale delle competenze, e con gli elementi di competenza, nella versione
elaborata dal Cedefop e contestualizzata attraverso il percorso di confronto con gli attori a livello
locale (in Umbria e nelle Marche). La possibilità di collegare il framework normativo con questo
livello molto semplice di descrizione degli elementi di competenza declinati dal Cedefop permette
infatti di avviare in modo rapido e diffuso delle rilevazioni territoriali molto puntuali e monitorare
quindi l’evoluzione dei bisogni di professionalità e di formazione del sistema.
La scelta di connettere le funzioni con le Aree di Attività e con una insieme di competenze che
descrivono in termini molto operativi il processo logico di lavoro permette pertanto di analizzare
quanto i contesti territoriali sono in grado di garantire la performance attesa di ognuna delle
funzioni centrali dell’orientamento. Inoltre, come proposto dai gruppi di lavoro regionali, per ogni
Area di Attività sono stati anche declinati gli elementi fondativi e le competenze previste dal
modello Europeo elaborato da Cedefop, così da avere un quadro utile per la programmazione di
interventi di formazione iniziale e continua.
I DISPOSITIVI REALIZZATI
•
Tavola sinottica
di comparazione dei modelli di competenze internazionali e nazionali.
•
Strumento on line di rilevazione
delle competenze professionali e dei fabbisogni formativi
nell’ambito dell’orientamento.
• Proposta di
articolazione di una ‘costellazioni di elementi di competenza’,
utile per la
definizione di standard professionali nell’ambito dell’orientamento.
IL PERCORSO E LE ATTIVITÀ REALIZZATE
La sperimentazione ha coinvolto nella prima fase i contesti territoriali dell’Umbria e delle Marche,
mentre nella seconda fase, attraverso il questionario on line, è stato raggiunto un ambito più
ampio a livello nazionale.
La prima parte è stata dedicata all’analisi dei framework e delle principali proposte di standard di