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ORIENTAMENTO FORMAZIONE E LAVORO
IN UNA EUROPA
“INTELLIGENTE,
SOSTENIBILE,
INCLUSIVA”, QUALE
SPAZIO PER LE
GIOVANI DONNE?
Questa scarsa presenza femminile
nei percorsi STEM non potrà più essere
sottovalutata, ma dovrà essere posta
al centro delle agende degli Stati alla
luce degli obiettivi di crescita esplicitati
dalla strategia Europa 2020, che pun-
ta a rilanciare l’economia dell’UE nel
prossimo decennio secondo tre priorità
di crescita: intelligente (sviluppando
un’economia basata sulla
conoscenza e
sull’innovazione
); sostenibile (promuo-
vendo un’economia più efficiente sotto
il profilo delle risorse, più verde e più
competitiva) e inclusiva (promuoven-
do un’economia con un alto tasso di
occupazione che favorisca la coesione
sociale e territoriale). Inoltre, la Com-
missione europea ha proposto cinque
obiettivi principali come rappresentativi
di queste priorità
2
:
l
il 75% delle persone di età compresa
tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro;
l
il 3% del PIL dell’UE deve essere
investito in R&S
;
l
i traguardi “20/20/20” in materia di cli-
ma/energia devono essere raggiunti;
l
il tasso di abbandono scolastico deve
essere inferiore al 10% e almeno il 40%
dei giovani deve essere laureato;
l
20 milioni di persone in meno devono
essere a rischio di povertà.
Se la crescita deve essere inclusiva
della componente femminile secondo
i principi di pari opportunità e in base
al principio di gender mainstreaming,
il loro conseguimento richiede da un
lato l’aumento del numero di laureati,
ma dall’altro la riduzione del
gender gap
nel campo della scienza, della tecno-
logia e della ricerca. Che la strada sia
in salita è del resto evidenziato dagli
studi condotti a livello europeo, dai
quali emergono gli ambiti su cui sia più
urgente intervenire. Con riferimento
specifico all’ICT, uno studio condotto a
livello europeo (DG Connect, 2013), ha
mappato la partecipazione delle donne
nel settore delle ICT, rimandando una
fotografia da cui emerge che appena
il 2,9% delle femmine ha una laurea in
ambito informatico, a fronte di un dato
pari al 9,5% rilevato tra i maschi. Inoltre,
solo un marginale 0,4% delle femmine
con laurea ICT finirà per lavorare nel
settore. La quota di donne impiegate
nel settore delle ICT è inoltre significati-
vamente inferiore a quella degli uomini:
solo il 30 % di tutti i lavoratori nelle ICT
in Europa (circa 7 milioni di persone)
sono femmine e solo il 19,2 % di loro
hanno capi donne rispetto al 45,2 % di
lavoratori in altri settori.
LA MATEMATICA
(NON) È DI GENERE
FEMMINILE
Com’è noto, i motivi di questa scarsa
presenza femminile nei percorsi STEM
sono molteplici, ma un ruolo impor-
tante è dato anche dal rapporto delle
ragazze con la matematica, una delle
competenze di base necessarie per de-
cidere se affrontare o meno un percorso
in ambito scientifico, tecnologico, inge-
gneristico o matematico.
Da questo punto di vista, particolar-
mente interessanti sono i dati presenti
nei rapporti di valutazione sulle diver-
se performance di maschi e femmine
in matematica (Ocse-Pisa 2012; Invalsi
2013/14).
Un primo quadro si ricava dall’inda-
gine internazionale di rilevazione degli
1...,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70 72,73,74,75,76,77,78,79,80,81,...114
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