QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 44
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attraverso la dimensione dell’essere, una
semplice ginnastica in meditazione”
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.
Sono stati proposti semplici movimenti
yoga:
a)
di allungamento in sintonia con il respiro;
b)
movimenti liberi del corpo ed esplora-
zione del corpo in movimento. Osserva-
zione di tensioni e rigidità, ascolto della
saggezza naturale del corpo, esplora-
zione dei propri limiti in uno spirito di
autoaccettazione;
c)
automassaggio della testa e del collo,
portando attenzione ai propri sensi.
ESPLORAZIONE DEL
CORPO (BODY SCAN)
In questa particolare pratica l’esperien-
za di consapevolezza nel qui ed ora con-
sente di integrare progressivamente tutti
i distretti del corpo fisico, accogliendone
le diverse e variegate sensazioni. E’ una
pratica di esplorazione di zone del corpo
spesso non considerate e di emozioni rac-
chiuse nel nostro corpo e nei nostri organi
vitali. Dall’attenzione vigile ai segnali che
ci arrivano dalla scomposizione delle par-
ti, si giunge alla percezione di una nuova
ricostituita unità di corpo e mente.
In questo senso il body scan non è una
tecnica di rilassamento per il raggiungi-
mento di uno stato di benessere fisico e
mentale, anche se questo a volte può esse-
re un risultato. Come nelle altre meditazio-
ni, lo scopo rimane sempre l’accettazione
incondizionata delle nostre esperienze.
MEDITAZIONI SEDUTE
(SITTING MEDITATION)
“Nella meditazione ognuno di noi è il
proprio laboratorio”
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La meditazione richiede determinazione,
energia, fermezza e disciplina. Per il succes-
so della pratica è necessario che il medi-
tante si disponga ad essa senza aspettarsi
nulla, semplicemente guardando quello
che succede. Gli altri atteggiamenti racco-
mandati sono: non sforzarsi, non aver fretta,
accogliere tutte le esperienze senza attac-
carsi o rifiutare nulla, considerare i problemi
come occasioni da cui poter imparare ed
inoltre essere gentili con se stessi.
Nel percorso di mindfulness per docenti,
la scelta di utilizzare specifiche pratiche di
meditazione è stata fatta con l’obiettivo di
favorire maggiormente il progresso nella
crescita esperienziale dei partecipanti, con
una costante attenzione agli effetti sulla
sfera professionale.
IL TRACCIATO DEL
PERCORSO MEDITATIVO
Inizialmente è stata fatta esperienza dei
fondamenti basilari per ogni meditante.
Nella
Meditazione sul respiro
ad esempio,
è stata sperimentata la stabilizzazione della
mente e la concentrazione (samadhi) co-
me strumento di sviluppo della consape-
volezza (sati). La capacità di rimanere nel
momento presente è, in divenire, il risultato
di una progressiva acquisizione di consa-
pevolezza, della capacità cioè di ricono-
scere, registrare e catalogare l’esperienza.
Questo processo prevede l’osservazione
delle sensazioni nel corpo, delle emozioni,
dei pensieri che si formano e attraversano
la mente, delle percezioni che arrivano
dal mondo esterno. Nella
Meditazione sul
respiro, corpo, suoni e pensieri
si rimane
quindi in ascolto di queste esperienze
senza alcun proposito o intenzione
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, con
equanimità e chiarezza.
La
Meditazione della montagna
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è stata
la prima di tipo immaginativo nel percorso.
Assimilando interiormente questo arche-
tipo, si penetra la sua forza, la sua stabilità
e il senso di profondo radicamento. È un
rimanere in ascolto del sé riscoprendo il
silenzio, la tranquillità e la saggezza che
possediamo.
Una pratica fondamentale nella colti-
vazione della consapevolezza compas-