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ORIENTAMENTO E SCUOLA
di pratica individuale. Tutto il lavoro è
stato incentrato sulla meditazione, atti-
vità della mente che presta attenzione
alla propria esperienza in uno stato di
calma non reattiva. In particolare, le tec-
niche meditative proposte sono state: la
meditazione seduta (
sitting meditation
),
l’esplorazione del corpo (
body scan
), la
meditazione camminata (
walking medi-
tation
) e lo yoga consapevole.
Ciascun incontro è stato scandito con
sessioni di yoga e pranayama, medita-
zione e body scan, in questa sequenza.
Dopo un iniziale momento di acco-
glienza, ogni incontro prevedeva una
breve introduzione teorica al significato
delle pratiche, permettendo collegamen-
ti al vissuto quotidiano di ciascuno. Gli
aspetti teorici implicati nella meditazione
e le conoscenze scientifiche che sosten-
gono la sua validità di utilizzo, trovavano
spazio di discussione nell’aggancio alla
pratica. Al termine delle varie sessioni, i
partecipanti avevano sempre modo di
esprimere le proprie sensazioni, confron-
tandosi tra loro.
In apertura di incontro uno spazio veni-
va riservato alla condivisione di riflessioni
o delle eventuali esperienze intercorse
nel periodo.
I CONTENUTI:
LE PRATICHE
L’allenamento alla presenza mentale av-
viene attraverso una particolare forma di
attenzione intenzionale e non giudicante,
che accoglie e non respinge nulla, qualun-
que sia l’esperienza del momento.
Lo sviluppo della consapevolezza por-
ta a diventare attenti e presenti a ciò che
sta avvenendo nel momento presente, a
livello di:
1.
Respiro
2
. Sensazioni del corpo
3.
Pensieri ed emozioni
PRATICHE DI RESPIRO
La visione dello yoga e la visione buddhi-
sta hanno come fondamento la conside-
razione secondo cui “quando il respiro è
instabile, anche la mente è instabile”
Si sottolinea in questo modo il profondo
legame tra respiro e coscienza, tra corpo
e mente.
Il percorso formativo ha pertanto preso
inizio con l’approfondimento dell’impor-
tanza del respiro, considerato l’oggetto di
osservazione più disponibile ed immediato.
La consapevolezza del respiro influenza
gli stati mentali e questo può essere colto
in situazioni molto comuni, ed esempio
quando fare qualche respiro profondo ci
aiuta a calmare uno scoppio d’ira o quan-
do, in momenti di grande stanchezza
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, il
respiro apporta un po’ di energia in più.
Sono state scelte due specifiche pra-
tiche per aumentare la consapevolezza
del respiro:
a)
pranayama, come pratica di concentra-
zione e modifica del respiro;
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b)
anapanasati, come osservazione del
respiro così com’è, senza modificazioni.
La sperimentazione di queste tecniche ci
permette di mettere a fuoco due modalità
di funzionamento mentale, una basata più
sull’intenzione e la concentrazione, mentre
l’altra ci proietta nella dimensione aperta,
di accoglienza e di ascolto che caratterizza
la mindfulness.
MOVIMENTI
CONSAPEVOLI E PRATICHE
DI CONSAPEVOLEZZA
CORPOREA (YOGA
CONSAPEVOLE)
In continuità con le pratiche sul respiro,
lo yoga consapevole aveva lo scopo di
consentire in modo tranquillo, senza sforzo
alcuno, la riunificazione mente e corpo.
“Una sorta di ritorno a casa trasformando,