quaderniORIENTAMENTO_43 - page 53

52
ORIENTAMENTO E SCUOLA
Per tutte le altre modalità previste dal-
la risposta le percentuali sono inferiori:
‘preoccupazione’
(5-18%),
‘disinteresse’
(0-5%),
‘preoccupazione ma incoerenza de-
gli interventi messi in atto’
(0-13%),
‘parlar-
ne col capo d’istituto’
(0-21%),
‘intervenire
solo di fronte agli episodi più gravi’
(4-28%).
Le risposte alla domanda
“Che compor-
tamento viene messo in atto per contrasta-
re il fenomeno?”
(D9), sono state raggrup-
pate in 3 modalità. La prima definita
‘atti-
vità di gruppo’
raggruppa comportamenti
quali colloqui con la classe e attività di
gruppo scolastiche ed extrascolastiche,
ed è utilizzata dal 46% (Maniago, 32,4%;
Claut, 53,3%; Meduno, 57,1%; Montereale,
56,5%; Sangiorgio, 55,6%; Travesio, 21,1%;
Vivaro, 42,9%). La seconda,
‘contrastare il
bullo’
raggruppa azioni quali mettere no-
te al bullo, sospenderlo, isolarlo, inviarlo
dal dirigente scolastico, ed è utilizzata
mediamente dal 43% degli insegnanti
(Maniago, 51,4%; Claut, 46,7%; Meduno,
35,7%; Montereale, 43,5%; Sangiorgio,
22,2%; Travesio, 63,2%; Vivaro, 35,7%). La
terza raggruppa azioni quali il
coinvolgi-
mento delle famiglie in attività didattiche e
assemblee
, è un comportamento messo
in atto dal 12% degli insegnanti (Mania-
go, 16,2%; Claut, 0%; Meduno, 7,1%; Mon-
tereale, 0%; Sangiorgio, 22,2%; Travesio,
15,8%; Vivaro, 21,4%).
Quando invece si chiede agli insegnan-
ti,
“Quale intervento ritiene essere di sua
competenza?”
(D8), la situazione si ribal-
ta rispetto a quanto visto nelle risposte
precedenti.
Gli insegnanti mettono al primo posto,
con una percentuale del 45%, ‘il coin-
volgimento della famiglia, dei colleghi,
del capo d’istituto e dell’esperto’, cioè il
coinvolgimento, per la gestione del pro-
blema, di adulti, sebbene dalle risposte
alla domanda presentata precedente-
mente risulta che solo il 12% mette in
atto questa modalità.
Al secondo posto, con il 38%, il ‘sensi-
bilizzare i ragazzi, evidenziando le scor-
rettezze’. Al terzo posto, con il 15%, ’in-
tervento disciplinare nei confronti dei
violenti e/o della classe’, che è risultato
essere il comportamento messo in atto
dal 43% degli insegnanti.
Alla domanda
“Con gli strumenti in suo
possesso è in grado di gestire il problema?”
(D11) il 70% degli insegnanti risponde ‘Si’.
Un elemento importante emerge dalle
risposte alla domanda
“Quali supporti ri-
tiene più idonei?”
(D12).
Per rendere più agevole la lettura delle
risposte, queste sono state raggruppa-
te in 2 categorie, ‘sostegni interni’ (per
esempio, lavorare con i colleghi) e ‘so-
stegni esterni’ (rivolgersi all’esperto ester-
no - psicologo, sevizio sociale, corso di
formazione) e vengono riportate sepa-
ratamente per le due somministrazioni,
del 2009 e 2010.
Il ‘sostegno interno’ è considerato il più
idoneo a gestire il problema del bulli-
smo (nel 2009, 55,4%) con percentuali del
52,6% a Maniago, 53,3% a Claut, 78,6%
a Meduno, 73,9% a Montereale, 38,9% a
Sangiorgio, 28,6% a Travesio e 64,3% a
Vivaro. La percentuale che sceglie come
risposta il ‘sostegno esterno’, è inferiore al
50% per tutte le scuole, con le eccezioni
di Travesio (il 71,4% ritiene più idoneo
rivolgersi a risorse esterne piuttosto che
interne) e Sangiorgio (61,1%).
Alla seconda somministrazione, nel
2010, le percentuali aumentano (con
l’eccezione di Meduno e Montereale):
76,9% a Maniago, 66,7% a Claut, 75,0%
a Meduno, 64,7% a Montereale, 77,8% a
Sangiorgio, 40,0% a Travesio e 68,4% a
Vivaro. Possiamo ipotizzare che questo
risultato sia, almeno in parte, ascrivibile
all’esperienza fatta con i laboratori. Espe-
rienza che ha coinvolto una metà degli
studenti (l’altra metà funge da controllo)
ma tutti gli insegnanti (insegnamento in
più classi).
Alla domanda
“Ha chiesto direttamente
ai suoi alunni di aiutare a risolvere il conflit-
to tra pari?”
(D15) risponde ‘Si’ (raggruppa
le risposte ‘Si’ e ‘Si, se adeguatamente
preparati’) Il 50,3% degli insegnanti nel
2009 e il 63,8% nel 2010.
Alla domanda
“Ritiene che i suoi alunni
siano in grado di risolvere i litigi tra di loro
senza l’intervento dell’adulto educatore?”
(D16) hanno risposto ‘Si il 65,3%, degli
insegnanti. Questo dato va monitorato
soprattutto alla luce di quanto emerso
dalle risposte dei ragazzi.
1...,43,44,45,46,47,48,49,50,51,52 54,55,56,57,58,59,60,61,62,63,...118
Powered by FlippingBook