ORIENTAMENTO E società
ore di tutoring didattico-organiz-
zativo o quando l’ente proponente
ha la necessità di avviare un gran
numero di tirocini omogenei per
gruppi di soggetti per rispondere
ad obblighi di completamento del
percorso formativo.
In questa tipologia è ragionevo-
le supporre che anche la norma ne
risulti snaturata, poiché qualsiasi
prescrizione formale ha senso se so-
stiene lo scopo formativo originario
dello strumento tirocinio; ma alla
sua base può esserci un’idea posi-
tiva e a volte ingenua che vede da
un lato nel tirocinante un soggetto
attivo capace di giocarsi autonoma-
mente l’esperienza in azienda senza
necessità di alcuna mediazione, e
dall’altro il contatto diretto con tec-
nologie, organizzazione aziendale,
processo produttivo quale genera-
tore automatico di apprendimento.
Nella seconda tipologia invece
l’ente proponente mette in primo
piano gli aspetti formativi, assu-
mendo una modalità formativa in
tutte le fasi di realizzazione del ti-
rocinio, a partire dalla nomina di un
tutor didattico-organizzativo con
competenze in orientamento e for-
mazione. Nella preparazione il tutor
adotta una presa in carico del futu-
ro tirocinante attenta ai suoi scopi,
seleziona l’azienda in base alle op-
portunità di sviluppare competenze
che è in grado di offrire al soggetto,
costruisce con azienda e tirocinante
un progetto formativo personaliz-
zato e realistico, pianifica le modali-
tà di monitoraggio adeguate al tipo
di azienda e tirocinante.
Nella fase centrale del tirocinio
sceglie le azioni e gli strumenti di
Renzo Piccoli,
lago alluvionale,
Firenze 1983
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