quaderno 38 - page 99

INFORMA
IL PRIMO CONFRONTO
Quando si cerca lavoro, il primo
confronto non avviene attraverso il
colloquio, ma dalla lettura del curri-
culum. La buona prima impressione
viene data da quelle pagine che ci
rappresentano prima ancora di pre-
sentarci. Il curriculum deve essere
la nostra fotografia con i tratti che
maggiormente ci distinguono, per-
tanto non va improvvisato ma scrit-
to dopo attenta riflessione.
Non basta il curriculum inteso
come un’elencazione di lavori o di
percorsi di studi effettuati, bisogna
valorizzare anche le doti comunica-
tive, relazionali e le competenze or-
ganizzative, tecniche e informatiche.
Ci si chiede se l’indicazione degli
hobby è proprio necessaria: gli hob-
by consentono di ampliare la co-
noscenza della nostra personalità,
quindi vale la pena di fare un focus
su alcuni qualora siano veramente
significativi.
Oggi viene per lo più richiesto il
CV in formato europeo, un model-
lo unico per i paesi dell’UE. Non
bisogna intendere come limitativo
il seguire le indicazioni delle casel-
le: nel CV possiamo scrivere tutto
quello che vogliamo. La casella de-
nominata “Ulteriori informazioni” ci
consente di inserire tutte quelle in-
formazioni che non trovano giusta
collocazione nelle caselle preceden-
ti, come ad esempio la disponibilità
a lavorare in turni, a part-time, ad
aggiornarsi, a viaggiare per lavoro
anche all’estero e così via.
Una delle attività dell’orienta-
mento è anche supportare giovani
e adulti nella stesura di un buon
curriculum vitae europeo. L’utenza
è molto diversificata, per età, pro-
venienza, esperienze lavorative, si-
tuazioni di sospensione dell’attività
lavorativa per cause diverse come
motivi legati all’azienda, alla fami-
glia, alla malattia, ad una scelta per-
sonale, al licenziamento.
Il giovane neodiplomato o ne-
olaureato si troverà ad avere pre-
dominante nel curriculum la parte
relativa agli studi che quindi va giu-
stamente valorizzata. Se si è studia-
to all’estero, magari con il program-
ma Erasmus, si farà emergere la rica-
duta di questa esperienza, cosa ab-
biamo imparato, in che modo siamo
“cresciuti” grazie a questa esperien-
za, cosa ci è rimasto dentro. Le espe-
rienze all’estero sono molto gradite
alle imprese, a volte sono indispen-
sabili per accedere a posizioni di un
certo rilievo o per avere possibilità
di carriera all’interno dell’azienda.
Nel CV bisogna valutare le proprie
competenze nelle lingue straniere
conosciute: si tratta di una autova-
lutazione da effettuare leggendo
EUROPASS
CURRICULUMVITAE
UN BIGLIETTO DA VISITA PER INSERIRSI
NEL MONDO DEL LAVORO
Luciana Pennelli
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