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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
28
Libri • la recensione
Kenneth J.Gergen,Mary Gergen
LA COSTRUZIONE SOCIALE
COME DIALOGO
Edizione Logos Padova, 2005
pp. 104
9,50
Nel nostro mondo,ma soprattutto nel
mondo delle idee sta avvenendo
una trasformazione di grande impor-
tanza. Basti osservare come, ovun-
que ci si trovi, le tradizioni vengano
messe in discussione, le fedi sono sot-
toposte a verifica e di conseguenza
l’insicurezza bussi incessantemente
alla porta. Tuttavia, nuove forme di
comunicazione stanno emergendo
da questa condizione di tumulto e
nuove voci di speranza e di promes-
sa per l’esistenza umana si fanno
sentire attraverso i continenti, nelle
diverse culture, nelle organizzazioni,
nelle scuole, nelle psicoterapie, nella
ricerca e nel lavoro sociale.
Nel presente volume gli autori
hanno cercato nel modo più sem-
plice e concreto, di rappresentare
tutte queste definizioni sotto un
unico concetto comune di “costru-
zione sociale” cioé la creazione di
significati mediante le nostre attività
collaborative. Il loro scopo quindi è
quello di offrire una traccia al lettore
nella comprensione e nell’apprez-
zamento delle idee costruzionisti-
che. Il volume si struttura in cinque
brevi capitoli.
Un primo capitolo ci propone un
inquadramento teorico generale sul
fascino del concetto di costruzione
sociale in cui vengono affrontati e
messi in discussione temi come: il
“reale”e il “bene” in cui si evidenzia e
si analizza la distinzione tra fatti e valo-
ri; i differenti “tu” da differenti punti di
vista; il pluralismo radicale e se esiste
un conflitto tra scienza e religione.
Il secondo capitolo è stato dedicato
principalmente all’importanza dei
processi relazionali.Tutto ciò che con-
sideriamo reale, razionale, vero e vali-
do emerge dalla relazione che costi-
tuisce, secondo la prospettiva costru-
zionistica, il fondamento della socie-
tà. Vengono presi in considerazione
ed analizzati i principali sviluppi nei
“dialoghi costruzionistici”, ed il contri-
buto che questi hanno dato alla rifles-
sione critica. Infine, vengono esplorati
i tentativi recenti che stanno cercan-
do di ri-definire il concetto del “sé”.
Nel terzo capitolo ci si sofferma sul-
l’impatto che ha avuto e che tutto-
ra ha tale prospettiva sulle pratiche
professionali, illustrando i suoi sviluppi
nella psicoterapia, nelle organizza-
zioni, nell’insegnamento e nella riso-
luzione dei conflitti. In ognuna di
queste aree le idee costruzionistiche
hanno incoraggiato corsi d’azione
nuovi e promettenti.Vengono messe
in luce ad esempio le pratiche psi-
coterapeutiche della terapia narra-
tiva, delle terapie brevi e focalizzate
sulla risoluzione e della terapia post-
moderna; per quanto riguarda il
contesto delle organizzazioni si par-
lerà della leadership relazionale e
della ricerca valorizzante. Fra le pra-
tiche educative invece viene presa
in esame la pedagogia critica e gli
approcci all’apprendimento colla-
borativo. Infine, ci viene mostrata l’e-
sistenza di modalità basate sul dia-
logo per ridurre il conflitto e viene
analizzato il modello della conversa-
zione pubblica.
Nel quarto capitolo sono stati tratta-
ti alcuni dei principali cambiamenti
concettuali riguardanti le nuove
forme di ricerca tra cui lo studio delle
narrazioni, l’analisi del discorso, del-
l’etnografia e della ricerca-azione.
Ognuna di queste metodologie uti-
lizza l’approccio costruzionistico per
ampliare la comprensione delle real-
tà sociali, e per favorire il cambia-
mento all’interno della comunità.
L’ultima parte del libro viene dedica-
ta al nucleo centrale della prospetti-
va costruzionistica, prendendo in
esame le critiche anti costruzionisti-
che relative al nichilismo,al realismo e
al relativismo morale.Queste critiche,
nel loro insieme, cercano di affronta-
re le idee costruzionistiche come se
esse costituissero la verità universale;
gli autori, attraverso questo agile
testo, ci propongono in modo effica-
ce le loro idee,mettendo in discussio-
ne proprio l’assunto secondo cui vi è
una sola verità. In tale prospettiva, il
linguaggio viene usato dalle persone
“per fare cose insieme; quanto i nostri
discorsi sono ricchi, tanto maggiore è
la nostra capacità di ottenere la
coordinazione tra gli esseri umani.”
Questo testo può considerarsi il frut-
to dell’esperienza didattica di
Kenneth J. e Mary Gergen che
ormai da molti anni rappresentano
due tra gli intellettuali più significati-
vi del costruzionismo sociale. I loro
scritti, le loro conferenze e i loro
seminari sono conosciuti e apprez-
zati in tutto il mondo.
Nicola Favata
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