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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Libri • la recensione
Kenneth J.Gergen,Mary Gergen
LA COSTRUZIONE SOCIALE
COME DIALOGO
Edizione Logos Padova, 2005
pp. 104
€
9,50
Nel nostro mondo,ma soprattutto nel
mondo delle idee sta avvenendo
una trasformazione di grande impor-
tanza. Basti osservare come, ovun-
que ci si trovi, le tradizioni vengano
messe in discussione, le fedi sono sot-
toposte a verifica e di conseguenza
l’insicurezza bussi incessantemente
alla porta. Tuttavia, nuove forme di
comunicazione stanno emergendo
da questa condizione di tumulto e
nuove voci di speranza e di promes-
sa per l’esistenza umana si fanno
sentire attraverso i continenti, nelle
diverse culture, nelle organizzazioni,
nelle scuole, nelle psicoterapie, nella
ricerca e nel lavoro sociale.
Nel presente volume gli autori
hanno cercato nel modo più sem-
plice e concreto, di rappresentare
tutte queste definizioni sotto un
unico concetto comune di “costru-
zione sociale” cioé la creazione di
significati mediante le nostre attività
collaborative. Il loro scopo quindi è
quello di offrire una traccia al lettore
nella comprensione e nell’apprez-
zamento delle idee costruzionisti-
che. Il volume si struttura in cinque
brevi capitoli.
Un primo capitolo ci propone un
inquadramento teorico generale sul
fascino del concetto di costruzione
sociale in cui vengono affrontati e
messi in discussione temi come: il
“reale”e il “bene” in cui si evidenzia e
si analizza la distinzione tra fatti e valo-
ri; i differenti “tu” da differenti punti di
vista; il pluralismo radicale e se esiste
un conflitto tra scienza e religione.
Il secondo capitolo è stato dedicato
principalmente all’importanza dei
processi relazionali.Tutto ciò che con-
sideriamo reale, razionale, vero e vali-
do emerge dalla relazione che costi-
tuisce, secondo la prospettiva costru-
zionistica, il fondamento della socie-
tà. Vengono presi in considerazione
ed analizzati i principali sviluppi nei
“dialoghi costruzionistici”, ed il contri-
buto che questi hanno dato alla rifles-
sione critica. Infine, vengono esplorati
i tentativi recenti che stanno cercan-
do di ri-definire il concetto del “sé”.
Nel terzo capitolo ci si sofferma sul-
l’impatto che ha avuto e che tutto-
ra ha tale prospettiva sulle pratiche
professionali, illustrando i suoi sviluppi
nella psicoterapia, nelle organizza-
zioni, nell’insegnamento e nella riso-
luzione dei conflitti. In ognuna di
queste aree le idee costruzionistiche
hanno incoraggiato corsi d’azione
nuovi e promettenti.Vengono messe
in luce ad esempio le pratiche psi-
coterapeutiche della terapia narra-
tiva, delle terapie brevi e focalizzate
sulla risoluzione e della terapia post-
moderna; per quanto riguarda il
contesto delle organizzazioni si par-
lerà della leadership relazionale e
della ricerca valorizzante. Fra le pra-
tiche educative invece viene presa
in esame la pedagogia critica e gli
approcci all’apprendimento colla-
borativo. Infine, ci viene mostrata l’e-
sistenza di modalità basate sul dia-
logo per ridurre il conflitto e viene
analizzato il modello della conversa-
zione pubblica.
Nel quarto capitolo sono stati tratta-
ti alcuni dei principali cambiamenti
concettuali riguardanti le nuove
forme di ricerca tra cui lo studio delle
narrazioni, l’analisi del discorso, del-
l’etnografia e della ricerca-azione.
Ognuna di queste metodologie uti-
lizza l’approccio costruzionistico per
ampliare la comprensione delle real-
tà sociali, e per favorire il cambia-
mento all’interno della comunità.
L’ultima parte del libro viene dedica-
ta al nucleo centrale della prospetti-
va costruzionistica, prendendo in
esame le critiche anti costruzionisti-
che relative al nichilismo,al realismo e
al relativismo morale.Queste critiche,
nel loro insieme, cercano di affronta-
re le idee costruzionistiche come se
esse costituissero la verità universale;
gli autori, attraverso questo agile
testo, ci propongono in modo effica-
ce le loro idee,mettendo in discussio-
ne proprio l’assunto secondo cui vi è
una sola verità. In tale prospettiva, il
linguaggio viene usato dalle persone
“per fare cose insieme; quanto i nostri
discorsi sono ricchi, tanto maggiore è
la nostra capacità di ottenere la
coordinazione tra gli esseri umani.”
Questo testo può considerarsi il frut-
to dell’esperienza didattica di
Kenneth J. e Mary Gergen che
ormai da molti anni rappresentano
due tra gli intellettuali più significati-
vi del costruzionismo sociale. I loro
scritti, le loro conferenze e i loro
seminari sono conosciuti e apprez-
zati in tutto il mondo.
Nicola Favata