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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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saggio da un grado di istruzione al-
l’altro, o anche verso il mondo del
lavoro, benché la maggior parte de-
gli studenti, conclusa la scuola del-
l’obbligo, prosegua il percorso sco-
lastico e d’istruzione.
All’interno del sistema scolastico
sloveno, l’educazione professiona-
le viene svolta nell’ambito delle
materie regolari, nel quadro delle
ore della sezione, nel quadro di al-
tre attività scolastiche svolte a
scuola, quali ad esempio le attività
di interesse particolare, le lezioni
pomeridiane, diversi progetti, le
giornate dedicate a specifiche atti-
vità, come le giornate dedicate alle
scienze naturali, le giornate cultu-
rali, tecniche o dedicate alle atti-
vità sportive. Al di fuori dell’ambito
scolastico, gli studenti hanno modo
di confrontarsi con gli elementi
dell’educazione professionale an-
che in occasione di escursioni, di
visite alle aziende, alle scuole su-
periori ed anche nelle ore dedicate
alla conoscenza della natura, in
modo da venire in diretto contatto
con la pratica lavorativa.
Gli operatori dell’educazione pro-
fessionale sono insegnanti che prati-
cano tale attività durante il regolare
orario di lezione. Nell’ambito della
riorganizzazione, da quando è stata
introdotta la scuola dell’obbligo del-
la durata di nove anni, gli studenti
hanno la possibilità di individuare
nell’ultimo triennio due o tre materie
a scelta, attraverso le quali diventano
numerose le occasioni per includere
gli elementi di educazione professio-
nale. Anche i responsabili della clas-
se lavorano e preparano gli alunni al
passaggio nella successiva fase di
studio. L’educazione professionale
nelle scuole può essere espletata an-
che da collaboratori esterni, che pos-
sono autonomamente proporre alcu-
ni contenuti o possono essere chia-
mati a farlo dalla scuola stessa. I
consulenti svolgono numerosi com-
piti, tra cui aiutare gli insegnanti ed i
responsabili della classe nello svol-
gimento delle attività di educazione
professionale.
Un altro grande obiettivo del sistema
scolastico sloveno è quello di coor-
dinare le attività professionali al di
fuori dell’orario scolastico e al di
fuori della scuola, di attuare anche il
programma nell’ambito dell’orienta-
mento professionale e nelle linee
guida per le attività del servizio di
consulenza; tali mansioni vengono
definite nello scadenziario per l’i-
scrizione alle scuole superiori, che
viene ogni anno bandito dal Ministe-
ro per l’Istruzione.
gimento dell’avviamento professio-
nale. All’epoca, hanno provveduto
ad attualizzare i contenuti che veni-
vano applicati nelle scuole dell’ob-
bligo e lo stesso termine è stato at-
tualizzato, infatti non si parla più di
“avviamento professionale” bensì di
“orientamento professionale”. Tali
esperti hanno provveduto anche a
tracciare le linee guida per il lavoro
delle commissioni curricolari relati-
ve alle materie, e ciò è stato fatto nel
desiderio di includere l’educazione
professionale in modo più intensivo
nei progetti d’insegnamento delle
singole materie, i contenuti extra
curricolari. In questo periodo sono
state preparate anche le linee guida
programmatiche dei consulenti, do-
ve per la prima volta sono stati uffi-
cialmente elaborati gli standard ine-
renti i compiti e le competenze dei
consulenti. Le linee guida, che han-
no lo stesso valore dei programmi di
studio, comprendono anche il lavoro
dei consulenti nel campo dell’orien-
tamento professionale.
La parola stessa ‘orientamento pro-
fessionale’ rappresenta l’attività au-
tonoma dell’individuo che si orien-
ta. L’attività è indirizzata agli alunni
con l’intenzione di aiutarli nella
scelta e nella realizzazione dei loro
percorsi di formazione e professio-
nali. L’intero compito dell’orienta-
mento professionale non compren-
de solo il lavoro con gli alunni, ma
anche quello con gli insegnanti, i
genitori, la direzione scolastica e in
tale ambito l’orientamento collabo-
ra intensamente anche con istituzio-
ni esterne. Le attività di orientamen-
to professionale sono molteplici:
nella scuola elementare i consulenti
si occupano principalmente della
consulenza nell’ambito dell’infor-
mazione professionale, diagnostica,
ed educazione professionale. La
parte maggiore nel processo di
orientamento nella scuola dell’ob-
bligo è rappresentata dall’educazio-
ne professionale.
In Slovenia l’educazione professio-
nale è compresa come contenuto
extra materiam nei progetti d’inse-
gnamento, quindi una componente
di tutte le materie insegnate a scuo-
la. Come tale, rappresenta una par-
te del programma scolastico, nel
quale viene anche definito a quali
alunni sono indirizzati i contenuti e
chi li applica. Con l’aiuto dell’edu-
cazione professionale si dovrebbe
permettere agli alunni di sviluppare
le idee di conoscenza e scienza,
che dovrebbero aiutarli successiva-
mente a maturare scelte opportune,
nella preparazione adeguata al pas-
Gli obiettivi fondamentali dell’edu-
cazione professionale sono quattro e
vanno nella direzione di permettere
agli allievi di:
1. imparare a conoscere se stessi e a
valutare le proprie necessità;
2. conoscere le opportunità di for-
mazione e di istruzione e le pos-
sibilità di occupazione;
3. acquisire un metodo di scelta,
che dovrebbe basarsi su una
profonda conoscenza di se stessi
e dell’ambiente nel quale sono
inseriti;
4. prepararsi al passaggio verso la
fase seguente, quella dell’istru-
zione e dell’occupazione.
All’interno delle linee guida, nel-
l’ambito dell’orientamento profes-
sionale, sono definiti anche quali
standard minimi debbano essere as-
solutamente attuati da tutti i consu-
lenti. Il lavoro con gli alunni, soprat-
tutto in termini informativi, è l’ambi-
to più importante e assume diverse
forme: in biblioteca si organizzano
angoli di orientamento professiona-
le; gli alunni ricevono informazioni
costanti anche attraverso bacheche e
cartelli, ed inoltre possono ricevere
informazioni anche in prima perso-
na dai consulenti; vengono organiz-
zate visite nelle aziende e nelle
scuole superiori; si progettano lezio-
ni e work shop condotti dai consu-
lenti stessi o con l’aiuto di collabora-
tori esterni; con l’intenzione di rac-
cogliere i dati sugli studenti si stilano
sondaggi sul percorso professionale,
si verificano le loro capacità o alme-
no di coloro che lo volessero o che
sono interessati a tale possibilità.
Inoltre, tutti gli alunni hanno la pos-
sibilità di avere un colloquio con il
consulente ed almeno uno viene fat-
to, ma di solito tali colloqui sono nu-
merosissimi. In ogni caso è necessa-
rio precisare che gli alunni decidono
autonomamente se partecipare o
meno.
I consulenti collaborano nell’esple-
tamento della loro attività di orienta-
mento professionale anche con gli
insegnanti ed altri collaboratori pre-
senti nella scuola. Un ruolo molto
importante ha la collaborazione con
il bibliotecario scolastico. In biblio-
teca viene esposto il materiale che
permette agli alunni di ricevere
informazioni sui programmi e sulle
scuole che rientrano nel grado d’i-
struzione intermedia e l’università, i
bandi per le iscrizioni nelle scuole
medie, superiori e nelle università, i
bandi di assegnazione delle borse di
studio e le informazioni sulle profes-
sioni e sulle possibilità d’impiego. I
consulenti collaborano molto con gli
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