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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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L’INFORMAZIONE ON LINE
E LE NUOVE TECNOLOGIE
DELLA COMUNICAZIONE
Giulio Lughi
NUOVE PROSPETTIVE
TEORICHE
E METODOLOGICHE*
Con lo sviluppo delle nuove tecno-
logie della comunicazione, basate
sostanzialmente sulle capacità di
trattamento dei dati garantite dal-
l'informatica, e sulle possibilità of-
ferte dalla telematica di trasmettere
i dati attraverso un'ampia infra-
struttura di rete, il concetto stesso di
informazione viene a modificarsi
profondamente.
Si assiste infatti ad una sorta di ro-
vesciamento di prospettive: da
una visione legata ai media tradi-
zionali (editoria, radio, tv, ecc.) in
cui l'informazione viaggia in una
precisa direzione, dall'emittente al
destinatario, si passa ad un'ottica
basata sul concetto di accesso
[Rifkin 2000], in cui è il destina-
tario a farsi soggetto attivo della
ricerca dell'informazione, muo-
vendosi lungo i canali della rete
per giungere ai dati che gli inte-
ressano.
Questo mutamento di prospettiva
richiede, di conseguenza, la riconsi-
derazione di alcuni principi teorici e
metodologici che finora stavano
alla base dello studio dei processi di
comunicazione, recuperando con-
cetti e procedimenti ben assestati
nelle dinamiche comunicative dei
mass-media, ma ricollocandoli in
un quadro di riflessione che tenga
conto dei più recenti sviluppi tecno-
logici e dei mutamenti che essi pro-
ducono nel contesto sociale.
PRESENTAZIONE
E PARTECIPAZIONE
Possiamo considerare l'accesso al-
l'informazione come un processo
comunicativo, che come tale può es-
sere rappresentato secondo un mo-
dello soggiacente. Nel corso degli
ultimi cinquant'anni del Nove-
cento, la discussione sui modelli co-
municativi ha visto il progressivo
convergere della semiotica e della
sociologia verso un concetto di testo
come luogo di negoziazione e di
produzione di senso fra emittente e
destinatario [Volli 1994], smor-
zando la rigida direzionalità del
modello informazionale che carat-
terizzava le prime teorie e introdu-
cendo un elemento dialogico, di
partecipazione e di condivisione del
discorso. In questo senso possiamo
considerare i processi comunicativi
come collocati tra due polarità:
quella dei modelli direzionali e
quella dei modelli circolari.
Un modello direzionale implica
una comunicazione che ha un pre-
ciso punto di partenza e una dire-
zione orientata ad un destinatario;
un modello circolare prevede in-
vece un continuo scambio comuni-
cativo tra i partecipanti. Per fare un
esempio che si riferisce alle forme
di comunicazione tradizionale, un
modello circolare è rappresentato
dal linguaggio verbale orale, o da
altre forme di interazione faccia a
faccia; mentre un esempio di mo-
dello direzionale è offerto piuttosto
dal linguaggio verbale scritto, o da
forme editoriali come la stampa, il
cinema, la TV.
Le due forme di comunicazione
sono sempre compresenti nella no-
stra esperienza, e si mescolano nella
vita di ogni giorno: ci sottoponiamo
a comunicazioni direzionali nel mo-
mento in cui ascoltiamo un noti-
ziario, o un messaggio nella segre-
teria telefonica; un insegnante pro-
duce comunicazione direzionale
quando fa lezione, ma è pronto ad
aprire una sessione circolare nel
momento in cui uno studente alza
la mano per fare una domanda;
degli amici che chiacchierano si tro-
vano in una classica situazione di
comunicazione circolare, ma ap-
pena uno di loro racconta una
storia, o un episodio, si instaura una
situazione direzionale.
La distinzione tra i due modelli è
opportuna sul piano del metodo, ed
è utile perché consente di identifi-
care - sul piano concettuale - fasi e
modalità decisamente diverse tra
loro, pur all'interno del magma
molto più sfumato, commisto (e in-
teressante) della comunicazione
reale.
Applicando questa distinzione di
modelli comunicativi ai materiali
che vengono pubblicati sul Web, si
possono quindi adottare i due ter-
mini di
partecipazione
e
presentazione
per indicare le due modalità di ap-
proccio:
• per
partecipazione
si intende un
processo di comunicazione in cui
rientamento on line" si
pone come obiettivo il
massimo sviluppo
degli strumenti di rete,
in un'ottica di
integrazione e
affiancamento con
servizi e strumenti
informativi esistenti e
di stampo più
tradizionale
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