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ORIENTAMENTO SCUOLA E FORMAZIONE
ma anche da intellettuali ed autori che
sembrano sostenere il
“rifiuto senza con-
dizioni del digitale, inteso come organismo
autonomo, capace di imporre le proprie
logiche sull’apprendimento, sulla cultura
e persino sull’intelligenza.”
17
Una seconda tesi attenua l’importan-
za del testo cartaceo, ritenendolo co-
munque importante e necessario, ma
da affiancare a risorse digitali di appren-
dimento la cui costruzione va lasciata
agli insegnanti. Questa tesi trova un suo
riscontro nelle esperienze di produzio-
ne di materiali, ma anche di manuali da
parte di docenti esperti.
18
Una terza tesi sostiene che insieme al
manuale di riferimento cartaceo o digi-
tale è importante avere risorse associate,
ma che la produzione dei manuali e di
contenuti e la selezione delle risorse ad
essi collegate, richiede una competenza
autoriale ed editoriale, necessariamente
validabile, che non può essere affidata
alla libera iniziativa di docenti e scuole.
Infine, una quarta tesi sostiene che con
il digitale e l’apertura a Internet venga
meno anche la necessità del libro di te-
sto, a vantaggio di una pluralità di punti
di vista “granulari” che richiedono però
un’aggregazione forte in modelli del sa-
pere che non possono rinunciare alla
caratteristica della complessità.
19
Su quest’ultima posizione si scontrano
due visioni del manuale e più in gene-
rale della cultura digitale: quella di un
digitale debole fatto di granularità e di
frammentazione contro un digitale forte,
particolarmente indicato nella forma-
zione, che richiede un’aggregazione di
tutti quei frammenti di contenuto che la
rete ci mette a disposizione in strutture
complesse del sapere.
Sarà questa forse una delle principali
competenze di una società dell’informa-
zione che le tecnologie digitali possono
aiutare a creare nei giovani, per evitare
nuove forme di emarginazione sociale.
Giuseppe Di Tonto
Docente di Italiano e storia
Istituti di istruzione secondaria
di II grado
Treviso
NOTE
1
Usiamo per comodità comunicativa
questo termine che nel dibattito in corso
è già stato messo in discussione. Si legga
su questo tema l’interessante dossier pub-
blicato dalla rivista on line Educazione
2.0
La sfida dei nativi digitali
, a cura di Arturo
Marcello Allega e Paolo Ferri, disponibile
sul sito della rivista all’indirizzo
educationduepuntozero.it/speciali/pdf/
speciale_marzo2013_1.pdf
2
Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112
convertito nella legge n. 133 in data 6
agosto 2008.
3
Disponibile sul sito della rivista Notizie
della scuola all’indirizzo
ziedellascuola.it/legislazione-e-dottrina/
indice-cronologico/2013/marzo/DM_
MIUR_20130326_prot209
4
Idem
,
-
slazione-e-dottrina/indice-cronologico/2013/
marzo/DM_MIUR_20130326_prot209/ann1
5
Le reazioni degli editori sono riporta-
te all’interno di un comunicato dell’AIE
(Associazione Italiana Editori) disponi-
bile all’indirizzo
/
News_PUB.aspx?IDUNI=gqe50mxuluoll3d
butmvapcj305&MDId=6368&Skeda=MOD
IF102-1703-2013.5.27.
L’associazione degli
editori ha successivamente approvato un
documento di autoregolamentazione del
settore editoriale educativo
“per armonizzare
gli impegni a suo tempo autonomamente
assunti dagli editori con lemodifiche norma-
tive concernenti i testi scolastici introdotte
nel 2008 e con il progressivo diffondersi
di prodotti digitali destinati alle adozioni
scolastiche ed all’uso didattico delle nuove
tecnologie.”
Il documento è disponibile sul
sito dell’AIE all’indirizzo
/
topmenu2/Scuola/CODICEAUTOREGOLA-
MENTAZIONE.aspx.
6
Legge n. 128 - 8 novembre 2013 di-
sponibile sulla G.U all’indirizzo:
http://
rale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.
dataPubblicazioneGazzetta=2013-11-11&atto.