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Fig. 3: Disposizione degli arredi: soluzione 1.
I gruppi di banchi sono sul perimetro dell’aula, mentre
la cattedra e altri banchi sono messi al centro per
collocare gli strumenti e le tecnologie.
Fig. 4: Disposizione degli arredi: soluzione 2 .
La logica è la stessa di quella in fig. 3, ma i gruppi di
banchi messi a “spina di pesce” costituiscono un invito
per accedere e uscire dai tavoli di lavoro verso le diverse
isole dei materiali.
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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 45
• la disposizione della cattedra e di altri
tavoli nel
centro
dell’aula per gestire la
zona funzionale di materiali cartacei e
dei colori;
• la disposizione di alcuni banchi per
creare la fascia della strumentazione
tecnologica.
In fig. 3 e in fig. 4 sono rappresentate
due possibili soluzioni per una nuova di-
sposizione degli arredi disposti secondo
isole funzionali
ben identificabili.
La seconda soluzione, con i banchi a
spina di pesce
, permette agli studenti di
entrare e uscire più facilmente dal loro ta-
volo di lavoro verso le altre
isole
presenti
nella classe.
I tavoli inclusivi
Sono i tavoli formati dai quei gruppetti
che al loro interno hanno un solo studente
con disabilità o con difficoltà. Infatti, se
coloro vengono raggruppati anche con la
motivazione di far svolgere attività adatte a
loro, tendono a passare sempre più tempo
in situazioni di separatezza (D’Alonzo,Ianes,
2007). La formazione dei gruppetti inclusi-
vi, come di tutti gli altri, può essere pensata
prima dai docenti che conoscono meglio
la classe e riescono ad indicare quali com-
pagni possono fare meglio da mediatori.
Per gli altri tavoli, vale il criterio dell’e-
terogeneità di provenienza culturale, di
risultati scolastici, di genere, etc. Nella so-
luzione qui ipotizzata, la classe ha al suo
interno uno studente con disabilità e due
con Disturbi Specifici di Apprendimento
tutti disposti in tavoli diversi e lontani tra
di loro.
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