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Fig. 2: Suddivisione dello
spazio della classe in: “spazio
della staticità” con un retino
a tratteggio e “spazio del
movimento” con la texture a
puntini.
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ORIENTAMENTO SCUOLA E FORMAZIONE
Disegno dei movimenti
Il
movimento
e le
funzioni
(Aucoutourier,
2009) del nuovo ambiente di apprendi-
mento, devono poter avere una correlazio-
ne. Oggi la classe tradizionale, soprattutto
quella della scuola secondaria, vincola gli
studenti a stare seduti per la maggior parte
del tempo e non è pensata per considerare
il
movimento
come un altro possibile me-
dium (Olson, 1979) per l’apprendimento.
Per poter garantire gradi di libertà del
movimento non casuali, né estremamente
rigidi o caotici, si deve realizzare un am-
biente in cui gli
spazi della staticità
e gli
spazi del movimento
sono coerenti con gli
obiettivi progettuali.
Se previsto dal docente, ad esempio, gli
studenti possono alternare momenti in cui
cercano il materiale o lo strumento più
idoneo per risolvere il compito assegna-
to tra quelli a disposizione nella stanza, a
momenti in cui rientrano ai tavoli di lavoro
per ragionare, studiare, discutere, proget-
tare la realizzazione di un manufatto o per
risolvere assieme il problema dato.
Dare la
possibilità agli studenti di muo-
versi maggiormente
consente allo studente
di appropriarsi dello spazio di apprendi-
mento, che sente maggiormente“proprio”;
la libertà di movimento assieme alla libertà
di poter scegliere, aumenta la quota di
re-
sponsabilità
e di
autonomia
degli studenti
che così possono anche auto-costruire il
loro processo di apprendimento.
Se non si pensa anche al movimento
come componente mediale, e si lascia
all’improvvisazione la sua progettazione,
il movimento stesso può diventare un osta-
colo e non un facilitatore per il compito.
Nell’esempio qui riportato con una
textu-
re
a puntini è stato volutamente attribuito
uno spazio dei movimenti pari a quello
della staticità, rappresentato con un retino
a righe. (Fig. 2)
Per compiti che prevedono attività dif-
ferenti, ad esempio con maggiori statici-
tà e minori movimenti, le aree possono
modularsi e di conseguenza assumere in
pianta altre forme.
Disegno della disposizione degli arredi
Se non è possibile superare il vincolo
strutturale della classe, per cambiare l’am-
biente di apprendimento si può invece agi-
re facilmente sugli
arredi
, tra cui
i banchi e
la cattedra
, disponendoli inmaniera tale da
creare nuovi rapporti spaziali al suo interno.
Per seguire le indicazioni progettuali che
abbiamo precedentemente ricavato dal
disegno delle funzioni e dei movimenti, la
soluzione qui proposta suggerisce quindi:
l
la creazione di piccoli gruppi di banchi
in
tavoli di lavoro,
dislocati
ai lati
dell’au-
la per evitare contatti tra gli studenti e
quindi la loro deconcentrazione;
SPAZIO E MOVIMENTO
Spazio della staticità
Spazio del movimento
1...,21,22,23,24,25,26,27,28,29,30 32,33,34,35,36,37,38,39,40,41,...98
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