QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 44
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coping
; di rischio più elevato di isolamento
sociale, di disadattamento dalla vita della
comunità e di sperimentazione di differenti
forme di conflittualità sociale;
b) gran parte di questi effetti negativi anche
drammatici tendono a ridursi quando si
riesce a riprendere l’attività lavorativa e
fin dalla fase di preparazione al rientro, se
sostenuta da programmi collettivi di aiuto
psicosociale e di recupero delle conoscenze
e capacità lavorative;
c) l’impatto negativo della disoccupazione sul
benessere psicosociale è più rapido all’inizio
dell’evento, poi tende a raggiungere un
livello di medio-alta intensità dovuta a
processi di adattamento; in questo caso il
rientro lavorativo richiede un certo tempo
per produrre effetti benefici (è come se si
dovesse eliminare la cicatrice, si parla di
scarring effect
, procurato dalla disoccu-
pazione prolungata);
d) numerosi fattori influenzano il rischio di
un impatto negativo della disoccupazione.
Alcuni hanno una «funzione di mode-
razione». Ci si riferisce al
capitale di risorse
psicologiche della persona
: alta stima di sé,
elevata
self-efficacy
, locus of control in-
terno, buon livello di resilienza, stabilità
emotiva (ovvero se la persona è in grado
di adattarsi emotivamente alle condizioni
avverse) che, se presente in grado ade-
guato, modera gli effetti diretti permet-
tendo di non soccombere alle pressioni
della situazione di non lavoro e di delineare
azioni di contrasto. Altri hanno un «effetto
di mediazione» ovvero sono direttamente
influenzati dallo status di disoccupazione,
ma possono, in via indiretta, influenzarne
gli esiti personali sia in senso positivo che
negativo. Il peggioramento degli effetti è
connesso, in particolare, alla percezione di
basso controllo della situazione, all’assenza
di sostegno sociale, ad atteggiamenti posi-
tivi verso il non-lavoro, al ridotto grado di
commitment
lavorativo. Per completezza, va
ricordato che, tra i fattori che influenzano
la gravità degli effetti della disoccupazione
sulle persone, sono da considerare anche
quelli di natura sociale come la presenza
o meno di sostegni istituzionali e di wel-
fare, la maggiore o minore efficacia delle
normative di protezione contrattuale e
sindacale, la presenza e il grado di accessi-
bilità di servizi sociali e formativi dedicati ai
disoccupati, la presenza o meno di effettivi
programmi di intervento sistematico per il
rientro nel mercato del lavoro, ecc.
LINEE DI INTERVENTO
La situazione di disoccupazione, come
prototipo del disagio psicosociale accentua-
to dall’attuale situazione di crisi economica,
richiede di essere affrontata con urgenza
per le sue preoccupanti conseguenze sog-
gettive (disagio e patologie mentali, perdita
di autonomia e logoramento del «capitale
psicologico» delle persone, frustrazione e
perdita di fiducia, ostilità individuale, ecc.) e
per il rischio che rappresenta per la stabilità
e la coesione sociale.
Si tratta sia di una condizione stressante,
sia di uno stato di «crisi psicologica» ovvero
di un punto di svolta imprevisto e spesso
traumatico che impone cambiamenti re-
pentini nella vita di una persona e negli
equilibri raggiunti nel suo rapporto con
il contesto sociale e lavorativo. Di conse-
guenza, divengono cruciali le capacità di
adattamento e le strategie di
coping
utiliz-
zabili per risolvere il problema e cercare di
controllare la nuova situazione.
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Le possibilità di sostenere la persona nel
suo sforzo di affrontare la crisi psicologica
e sociale imputabile alla disoccupazione,
sono rese efficaci da un’attenta conside-
razione dei vari fattori che hanno il potere
di modulare la relazione tra status occupa-
zionale ed esiti negativi.
In tal senso i fattori di mediazione e di
moderazione, citati nel paragrafo prece-
dente, rappresentano anche le «leve» con
cui delineare un programma di azione di
sostegno delle persone disoccupate. In
altri termini, si possono sfruttare al meglio
le evidenze empiriche che ci dicono che
resistono di più i disoccupati che hanno:
una più elevata autostima, una maggiore
percezione di controllo della loro situazione,
una visione più ottimistica del futuro, un