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ORIENTAMENTO FORMAZIONE E LAVORO
L’IMPATTO DELLA CRISI
SULLE PERSONE
Nell’ultimo decennio in quasi tutti i paesi
europei, ma soprattutto in Italia, la crisi del
sistema economico-sociale ha messo a
rischio i livelli di prosperità raggiunti com-
binando tra loro differenti fenomeni come
modifiche dei mercati e delle modalità di
competizione tra le imprese, ristrutturazioni
aziendali e incisivi processi di
downsizing
,
cambiamenti nelle regole occupazionali
con forte riduzione delle forme di prote-
zione in entrata e in uscita dal mercato,
modifiche nei tipi di lavoro offerti, nei profili
professionali e nelle competenze richieste,
ecc. Altrettanto intensi cambiamenti hanno
riguardato i lavoratori che presentano ora
una forte differenziazione interna sul pia-
no dei livelli scolastici, dell’età, del genere,
della provenienza geografica, culturale
ed etnica.
Di conseguenza, emergono ampie di-
versità anche nelle aspettative delle per-
sone, nelle loro preferenze e motivazioni
al lavoro e nei loro atteggiamenti verso il
futuro professionale che risultano non più
coerenti con una semplice, fluida e standar-
dizzata interazione tra domanda e offerta
di lavoro. Tali diversità rendono saliente
l’esigenza di verificare anche quale sia il
patrimonio di risorse (personali e sociali)
necessario affinché detta interazione sia
fluida e gestibile senza produrre risultati
avversi o almeno non ostacolanti la crescita
personale e professionale degli individui e
delle loro comunità di appartenenza.
I segni della recessione economica e
sociale sono ormai evidenti e si possono
intravedere forti somiglianze con gli ef-
fetti delle crisi dei sistemi sociali dei primi
decenni del XX secolo: la disoccupazione
(soprattutto giovanile) e la perdita del la-
voro nell’età di mezzo non solo sono molto
elevate, ma riguardano ormai anche gio-
vani e adulti di classe media; la dequalifi-
cazione professionale è crescente e i rischi
di ampliamento delle fasce di povertà e di
esclusione sociale stanno diventando una
minacciosa realtà quotidiana. Del resto, le
sistematiche rilevazioni in ambito europeo
di
Eurobarometer
(
public_opinion/index_en.htm)
e della
European Foundation for the Improvement
of Living and Working Conditions
(http://
)
hanno mo-
strato a più riprese la caduta della doman-
da di lavoro e la forte perdita di lavoro in
molti settori economici, come pure la dif-
fusione di sottoccupazione in larghi strati
di popolazione. Si mette in evidenza inoltre
che soprattutto le piccole e medie imprese
(che sono oltre il 90% in Italia) sono state
duramente colpite dalla recessione, che i
processi migratori continuano a crescere
in modo disordinato, che crescenti quote
di giovani non entrano nel mercato del
lavoro né si trovano nel sistema educativo
e della formazione professionale, ritiran-
dosi per «effetti di scoraggiamento» dalla
partecipazione alla vita attiva.
L
RESILIENZA PSICOLOGICA,
EMPOWERMENT E
DISAGIO LAVORATIVO
LINEE DI INTERVENTO PER CRESCERE
Guido Sarchielli
a ricerca psicosociale
ha individuato
numerosi fattori in
grado di modulare
gli esiti negativi della
perdita del lavoro e
le diverse prospettive
concettuali e operative
con cui procedere
alla progettazione di
interventi a sostegno
delle persone che
sperimentano disagio
lavorativo
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