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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 44
DENTRO I GENERI, TRA
LETTERATURA E CINEMA
DENTRO LO SGUARDO:
Il laboratorio ripercorre e studia le
tre figure chiave dell’audiovisivo (In-
quadratura, Montaggio e Sonoro) con
l’ausilio di spezzoni di film, serie TV,
cartoni animati, spot pubblicitari e vi-
deoclip.
L’obiettivo è sondare il linguaggio
audiovisivo, dando strumenti di ana-
lisi che consentano di comprendere
i meccanismi dell’organizzazione del
racconto e della messa in scena. Il la-
boratorio propone di trasformare il pro-
prio sguardo: da spettatore passivo a
regista.
LA PICCOLA BOTTEGA DEI GENERI:
Una visuale completa sul cinema non
può escludere un’analisi dei generi ci-
nematografici. Il genere denota non
solo il gusto del pubblico e la sua con-
seguente distinzione per fasce d’età,
ma anche l’influenza che la storia e il
contesto sociale hanno avuto all’inter-
no delle diverse realtà nazionali.
Commedia, Thriller, Horror, Poliziesco
o Fantascienza, non sono semplice-
mente etichette, ma punti di riferimen-
to per ulteriori approfondimenti.
I generi, e i relativi sottogeneri, sug-
geriscono anche una panoramica sull’e-
voluzione tecnologica dei mezzi (il pas-
saggio dall’analogico al digitale), degli
effetti speciali, dei paratesti (manifesti,
campagne pubblicitarie) e dei luoghi
di proiezione.
Confrontare e analizzare il carattere
multiforme della cinematografia permet-
te di affinare il senso critico e di prendere
atto dell’influenza reciproca esistente tra
storia, società ed espressione artistica.
TRASPOSIZIONI A CONFRONTO:
Il laboratorio approfondisce il rap-
porto tra cinema e letteratura, analizza
le trasposizioni e gli adattamenti cine-
matografici, passa in rassegna romanzi,
racconti brevi, fumetti e graphic novel.
Il cinema è tributario della narrati-
va,
e per questo il laboratorio analizza
la natura del legame tra testo letterario
e filmico.
ANIMAZIONE!:
L’animazione costituisce un impor-
tante capitolo della storia del cinema.
La sua comparsa ufficiale la si deve at-
tribuire a Émile Reynaud, l’inventore del
Theâtre optique, una complessa mac-
china che proiettava su un telo, grazie
a un gioco di specchi, figure disegnate
su un rullo di carta; gli sfondi sui quali
si muovevano le immagini venivano
creati grazie ad una lanterna magica,
cosiddetti strumenti di “Precinema”.
Da quel momento il genere si è dif-
fuso nel mondo, sperimentando in
analogico e digitale, mescolando l’a-
nimato all’inanimato dando vita ad una
produzione cinematografica piuttosto
consistente.
Il laboratorio mira ad approfondire la
nascita, sviluppo e la contaminazione
con le altre arti di un genere che da più
di un secolo affascina spettatori di ogni
età, imponendosi non solo come forma
d’intrattenimento ma anche come mo-
dalità altra di racconto cinematografico.
PER SCRIVERE DI CINEMA:
Sulla scia della pluriennale esperienza
del concorso Scrivere di Cinema – Pre-
mio Alberto Farassino,
nasce il laborato-
rio Per scrivere di cinema, con l’obiettivo
di iniziare gli studenti alla pratica della
critica cinematografica.
Come si scrive su di un film? Quali so-
no gli aspetti trascurabili e quali invece
cruciali? Quanto è importante lo stile e
l’esporsi in prima persona nello sguardo
critico?
Muovendo dalle penne che hanno
fatto la storia della critica cinematogra-
fica, come Bazin, Truffaut e Daney, fino
a quelle dei giorni nostri, come Canova,
Pezzotta, Mereghetti, il laboratorio in-
treccia analisi, visione ed esercitazioni
di scrittura.
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