QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 43
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Tali configurazioni muscolari appartengono
alla paura.
L’emozione tipica della sorpresa e l’emo-
zione tipica della paura presentano carat-
teristiche molto diverse. L’emozione di sor-
presa è suscitata da un evento inaspettato,
ovvero da un evento che contraddice le
nostre aspettative. Essa presuppone l’essere
in grado di prevedere e di aspettarsi qual-
cosa, il che non è innato. Tale emozione,
con relativa espressione emozionale, sem-
bra comparire nei neonati attorno ai 6 mesi
di vita. Come è stato suggerito da alcuni
ricercatori, nei neonati che poi vengono
diagnosticati come autistici tale capaci-
tà potrebbe svilupparsi molto più tardi;
in alcuni bambini autistici, pertanto, tale
emozione di sorpresa potrebbe comparire
di rado, o persino non comparire affatto.
L’osservazione di questa emozione risulta
perciò utile per meglio comprendere le
dinamiche del pensiero e dell’elaborazio-
ne cognitiva degli stimoli nelle persone
affette da autismo.
IL COMPORTAMENTO MOTORIO GESTUALE NELLE
PERSONE AFFETTE DA DISTURBI DELLO SPETTRO
AUTISTICO
Nell’analisi del comportamento non ver-
bale si deve considerare in primo luogo
la frequente presenza di disturbi motori.
Tali disturbi variano da soggetto a sogget-
to e sono multiformi: ipertonia (tensione
muscolare eccessiva), ipotonia (tensione
muscolare insufficiente), sincinesie (un
movimento volontario in una parte del
corpo provoca un altro, involontario, in
un’altra parte del corpo), inversione dei
riflessi (uno stimolo provoca un riflesso
motorio opposto o inverso a quello nor-
male), movimenti compulsivi, poco o per
nulla controllabili da parte del soggetto
(come spasmi, tic e così via), discinesie (dif-
ficoltà a coordinare il ritmo e l’intensità
dei movimenti), disprassie (incapacità di
programmare alcuni movimenti diretti ad
uno scopo), aprassie (incapacità di inizia-
re certi movimenti diretti ad uno scopo),
mancanza di coordinamento, incapacità di
gestire contemporaneamente i movimenti
di diverse parti del corpo e di controllomo-
torio fine. Inoltre, ciascuno di questi disturbi
può riguardare selettivamente solo alcuni
muscoli, anche molto piccoli. Tali deficit,
come afferma Bauman (1992), possono
essere fluttuanti: ad esempio, possono
presentarsi o aggravarsi in condizioni di
stress, oppure in situazioni nelle quali sono
presenti molteplici stimoli ambientali. La
tipologia e l’intensità di tali disturbi può
variare anche per lo stesso soggetto au-
tistico in periodi diversi della sua crescita.