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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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IL SÉ ED IL RUOLO
MOTIVAZIONALE
DELL’AUTOREGOLAZIONE
Da quanto detto dovrebbero es-
sere evidenti gli stretti legami che
sussistono tra il sé e i processi moti-
vazionali. Difatti il quesito relativo al
perché si inizino, si portino a termi-
ne con di#erente intensità e persi-
stano determinati modi di agire in
particolari circostanze è così intrec-
ciato con le problematiche del sé,
da far ritenere che la motivazione
sia incomprensibile al di fuori di una
psicologia del sé, dato che i processi
motivazionali si rivolgono alla rela-
zione tra l’individuo e gli oggetti o
le classi di oggetti del suo mondo
circostante. Questa relazione può
essere qualche volta necessaria (per
la sopravvivenza dell’individuo e in
questo caso parleremo di bisogni) e
il più delle volte è preferenziale ( in
questo caso parleremo di motivi,
obiettivi).
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Le strette relazioni tra il sé e i pro-
cessi motivazionali si evidenziano
non solo nel processo di autorego-
lazione, ma anche, per esempio
come si è visto, nel processo di codi-
!ca delle informazioni del sé. E pro-
prio dalle concezioni di sé, in quan-
to risultato della conoscenza di se
stessi, scaturiscono gli obiettivi (sot-
to forma di oggetti, desideri, aspira-
zioni e intenzioni) e i progetti d’azio-
ne (!nalizzati al raggiungimento
degli obiettivi), che assorbono gran
parte della direzione, intensità e
persistenza della azione stessa.
Questo ribadisce il ruolo dell’ela-
borazione cognitiva di tali obiettivi e
progetti d’azione nei processi moti-
vazionali. Da questa prospettiva ven-
gono ridimensionate le due conce-
zioni della motivazione ancora oggi
largamente di#use. Queste sottoli-
neano l’aspetto associativo o ener-
getico, ma comunque entrambe si
fondano sul modello prototipico
dell’arco ri$esso, secondo il quale
uno stimolo a#erente comporta una
reazione e#erente. Difatti un indiriz-
zo
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studia le connessioni apprese o i
rinforzi tra stimolo e risposta; l’altro
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accentua invece il problema della ca-
rica energetica, in quanto uno stimo-
lo (per lo più interno) provoca un’ec-
cedenza di energia che l’apparato
psichico si premura di scaricare tra-
mite gli e#ettori. Nel mondo sogget-
tivo degli individui, nelle loro teorie e
interpretazioni dell’esperienza van-
no ricercate sia le origini sia la dire-
zione e i cambiamenti dell’azione in-
dividuale. Deve essere ridimensiona-
ta anche un’altra di#usa concezione
della motivazione, secondo la quale
essa sarebbe da intendere come un
processo fondamentalmente omeo-
Leonardo Castellani,
Modella che si spoglia
,
acquaforte, 1948
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