ORIENTAMENTO E SCUOLA
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IL SÉ E LA MOTIVAZIONE
NELLA PROGETTAZIONE
DEL PROPRIO FUTURO
LO SVILUPPO DELL’ORIENTAMENTO
Mario Forzi
Spesso chi in ambito psicologico
vuole indagare l’individualità fa ri-
corso, con un tecnicismo variegato,
all’uso di strumenti standard per co-
gliere le abilità, gli attributi psicolo-
gici o le presunte qualità disposizio-
nali dei soggetti. Di sovente questi
strumenti non hanno un’adeguata
fondazione teorica delle ipotetiche
variabili
misurate
, ma poiché infor-
mano, o si presume che informino,
si persevera nel loro uso. Ma quale
visione della natura umana sta die-
tro a queste operazioni? Ma quale
assetto culturale è a monte di que-
sto modo di procedere? Forse può
essere importante cercare di trovare
una risposta a queste domande. E
questa risposta è forse possibile da
trovare, se si presta attenzione a
quello che si de!nisce comunemen-
te il sé nella sua duplice veste di
soggetto e oggetto di conoscenza,
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una delle tematiche più complesse,
a#ascinanti ed anche tra le più stu-
diate nell’ambito della psicologia e
della sociologia.
Proprio il sé nella duplice veste di
soggetto e oggetto di conoscenza
sembra essere strettamente coin-
volto in una molteplicità di processi
(e come potrebbe essere diversa-
mente?). Per esempio, come si svi-
luppa e si instaura la conoscenza di
noi stessi? Come funziona la codi!-
ca delle informazioni che ci riguar-
dano? Quali sono le nostre funzioni
esecutive? Come ci rapportiamo
agli altri? Qual è il ruolo della cultura
nella visione che abbiamo di noi
stessi e degli altri? Per segnalare
solo alcune delle domande che te-
stimoniano questo coinvolgimento.
L’intensa attività di ricerca in que-
sto ambito (soprattutto negli ultimi
30-40 anni) ha fornito talvolta inte-
ressanti risposte. Agli albori di que-
sto !lone di ricerca è stata colta l’ori-
gine sociale della nostro senso di
individualità, soprattutto agli inizi
della nostra esistenza. Ma non es-
sendo solo ricettori passivi di valu-
tazioni altrui, è stata osservata una
conoscenza di noi stessi anche co-
struttiva. Ci si confronta con gli altri,
si attribuiscono le cause delle pro-
prie e altrui azioni, si ri$ette su noi
stessi. Si è venuti progressivamente
ad analizzare anche il nostro modo
di operare come soggetti di cono-
scenza: risultiamo operatori molto
centrati su noi stessi, molto benevo-
li verso noi stessi ed anche conser-
vatori riguardo alle nostre concezio-
ni, nonché pronti ad intensi!care la
memoria nelle cose che ci coinvol-
gono.
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Nel codi!care le informazioni
che ci riguardano siamo sottoposti
a tre veri e propri motivi (del sé):
quello di appropriarci d’informazio-
ni positive (poiché siamo molto af-
famati d’autostima), di preferire in-
formazioni coerenti con quelle già a
disposizione e di privilegiare infor-
oi viviamo in
molteplici e di!erenti
realtà psicologiche
che combinano
inscindibilmente
rappresentazioni
o significati sociali
con i processi
psicologici
N