implicazioni che discendono
dal fatto di introdurre un ‘re-
sponsabile del progetto’ che,
super partes, presiede al cor-
retto funzionamento del dispo-
sitivo, offrendosi come interlo-
cutore e filtro tra il consulente
di bilancio e l’impresa. Si tratta
del delicato problema e ne-
cessità di rendere il Bilancio
un’azione assolutamente tra-
sparente e libera da interces-
sioni varie. Il lavoratore, infatti,
deve poter essere unico desti-
natario dell’esito del Bilancio,
ed avere poi autonomia di de-
cisione su come e a chi pre-
sentare il documento finale e
di sintesi dell’azione.
Nuovi Approcci
e Supervisione
È un capitolo, questo, che forse
andrebbe ulteriormente diviso,
dato l’elevato contenuto di
spunti che riguardano due te-
matiche importanti: nuovi Ap-
procci al Bilancio e Supervisione
dello stesso.
Per ciò che attiene al primo pun-
to è ricca ed arricchente la pos-
sibilità di leggere il Bilancio di
Competenze attraverso ‘le lenti’
dell’Analisi Transazionale. Una
breve panoramica e definizione
della teoria, aiuta il lettore non
esperto, ma curioso, a calarsi
nella parte.
Perché presentare e scegliere
proprio questo approccio? Forse
la spiegazione risiede nella ca-
pacità della teoria di offrire una
ricca ed esaustiva descrizione
delle dimensioni della persona.
Ciò che Freud chiamava Io, Es,
Libri • la recensione
89
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
20
R. Tubaro,
Peschiere a Passariano
, olio su tela, 1949