L’esponenziale sviluppo tecnolo-
gico degli ultimi anni ha permes-
so l’affioramento di nuove pro-
spettive legate all’usabilità dei
media elettronici: ciò ha deter-
minato il prevalere di un ap-
proccio socio-cognitivo sottoli-
neante da un lato l’influenza del
contesto di utilizzo del mezzo
(context-based design), dall’al-
tro l’importanza della comuni-
cazione tra gli attori sociali coin-
volti. Quest’ultimi, infatti, non
rappresentano più solo dei sem-
plici utilizzatori bensì dei soggetti
che si muovono all’interno delle
situazioni usandole per soddisfa-
re i propri bisogni e realizzare i
propri progetti.
La Teoria dell’azione situata (Su-
chman, 1987), quale fondamen-
to su cui si basa l’interazione uo-
mo-computer, regola la relazio-
ne attore-ambiente postulando
che l’azione compiuta in vista di
determinati scopi non è isolabile
dalle circostanze ma tende ad
adattarsi ad esse che sono in
grado di fornirle significato. De-
terminante in tale concezione è
l’influenza della cultura di ap-
partenenza degli attori coinvolti
che funge da filtro permettendo
una negoziazione del significato
delle situazioni: una cornice cul-
turale comune di riferimento ri-
sulta cruciale proprio nell’auspi-
cabile processo di collaborazio-
ne tra progettisti dei sistemi e
suoi utilizzatori.
L’affermarsi degli approcci so-
praccitati ha aperto la strada a
nuove aree di ricerca connesse
ai sistemi tecnologici, che si pro-
pongono di essere utili alle per-
sone comuni in situazioni norma-
li di vita e lavoro: comunicazione
mediata dal computer (CMC),
realtà virtuale (VR), attività di
cooperazione supportate dal
computer (CSCW).
Il libro “L’interazione uomo-com-
puter” propone una nuova visio-
ne di tale relazione, mettendoci
di fronte ad una realtà comple-
tamente diversa da quella tradi-
zionalmente riportata di suddi-
tanza delle persone nei confron-
ti del sistema elettronico. Il volu-
me è costituito da sei sezioni,
ognuna analizzante un tema
fondamentale connesso all’uti-
lizzo del computer:
1) Controllo e responsabilità
nell’interazione uomo-com-
puter.
2) Usabilità. Progettare in vista
del contesto, apprendere in
condizioni naturali.
3) Dialogo uomo-computer. Li-
mitazioni, asimmetria, model-
lizzazioni dell’utente.
4) Strategie umane e procedu-
re automatiche nella soluzio-
ne di problemi.
5) Modelli mentali, processi de-
cisionali, affidabilità dei siste-
mi.
6) Progettazione, scenari e con-
testo sociale.
La parte iniziale del libro introdu-
ce il ruolo della Psicologia cultu-
rale che ha approfondito la rela-
zione a carattere circolare tra
artefatti, in altre parole scopi in-
dividuali e sociali, e compiti de-
gli utilizzatori in quanto vicende-
volmente influenzabili: i soggetti
svolgono determinati compiti
utilizzando strumenti che grada-
tamente sono sviluppati al fine
di compierli meglio; conseguen-
temente l’impiego di questi nuo-
vi strumenti comporta l’altera-
zione delle situazioni e dei com-
piti stessi. Ripetendosi all’infinito
tale processo, s’innesca un’inno-
vazione tecnologica che inevi-
tabilmente coinvolge anche l’in-
terazione sociale modificando-
la. Tecnologia e cultura rappre-
sentano due aspetti della me-
desima realtà e sono, quindi, in-
separabili.
Nella seconda sezione viene
considerata la fase cruciale del-
la progettazione. Il progettista,
infatti, definisce il grado di con-
trollo che l’uomo potrà esercita-
re sull’artefatto informatico: solo
cooperando con l’utilizzatore
egli potrà veramente adattare il
suo prodotto e renderlo di facile
usabilità. L’approccio scandina-
vo del Partecipatory design po-
ne l’accento sulla fondamenta-
le presenza dell’attore sociale
anche in fase di progettazione
postulando una sorta di socializ-
zazione ai sistemi, consentita
grazie ad un’interpretazione
condivisa delle situazioni esisten-
ti tra progettisti ed utilizzatori.
L’innovazione tecnologica si
fonda proprio su tale repertorio
culturale.
La terza parte introduce l’aspet-
to del dialogo intercorrente tra
artefatto informatico (compu-
ter) ed utilizzatore (uomo), tema
approfondito nella sezione suc-
cessiva: esso è assimilabile ad
un’interazione sociale che però
non risulta simmetrica a causa
Libri • la recensione
Giuseppe Mantovani
L’INTERAZIONE UOMO-COMPUTER
Ed. Il Mulino, 1999
pp. 239, Euro 14.46
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QUADERNI
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ORIENTAMENTO
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