Programma per la prevenzione delle conseguenze causate dal virus dell'epatite C (HCV)

Lo screening si rivolge a uomini e donne nati tra il 1969 e il 1989. Un semplice prelievo gratuito di sangue permette di identificare la presenza del virus che causa l’epatite C e di effettuare tempestivamente gli efficaci trattamenti farmacologici.
Per prenotare il prelievo ci si può rivolgere agli sportelli CUP delle Aziende Sanitarie, al Call Center (tel. 0434 223522) e alle farmacie abilitate.

Cos’è lo screening dell’epatite C

Ė un programma per la prevenzione delle conseguenze causate dal virus dell’epatite C (HCV) che si rivolge a uomini e donne nati tra il 1969 e il 1989.

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Che cos’è l’epatite C

L’epatite C è un’infezione del fegato causata dal virus HCV.
La malattia spesso decorre senza sintomi o con disturbi vaghi e aspecifici.
In un'elevata percentuale di pazienti (circa 80-85%), l’infezione acuta può diventare cronica e irreversibile e trasformarsi in una patologia di lunga durata. In alcuni casi può causare una cirrosi, ossia una condizione grave del fegato che può portare a insufficienza d’organo e tumore al fegato.

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Come si trasmette l’infezione da epatite C

L’infezione da HCV si trasmette prevalentemente attraverso il contatto con il sangue di persone infette. Sono sufficienti anche piccolissime quantità di sangue per trasmettere l’infezione; il contagio è possibile tramite la condivisione di oggetti personali contaminati con sangue infetto, come rasoi, forbici, spazzolini da denti o attrezzature per manicure o pedicure.
Anche piercing e tatuaggi effettuati con strumenti non adeguatamente sterilizzati o pratiche medico-chirurgiche eseguite con strumenti non adeguatamente sterilizzati e contaminati dal sangue di una persona con l’epatite C possono trasmettere il virus. Più raramente la trasmissione avviene attraverso rapporti sessuali non protetti oppure dalla madre al figlio durante la gravidanza o il parto.
 

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Come si può diagnosticare l’infezione da epatite C

L’epatite C spesso non manifesta sintomi. La diagnosi può essere fatta tramite un semplice prelievo venoso che permette di identificare la presenza degli anticorpi specifici. In caso di positività a questo primo test, sullo stesso campione di sangue si proseguirà con la ricerca della presenza del virus nel sangue.

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Come funziona l’esame

I soggetti domiciliati in Friuli Venezia Giulia potranno effettuare gratuitamente e senza impegnativa del medico il prelievo di sangue per l’esecuzione della Screening regionale HCV.

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Perché fare il prelievo di sangue per lo screening regionale HCV

Il prelievo di sangue per la ricerca del virus dell’epatite C è l’esame più efficace e semplice per individuare l’infezione da HCV. Permette di indentificare la presenza del virus anche se non sono presenti sintomi, di prevenire l’insorgenza delle complicanze dell’infezione quali cirrosi e tumore del fegato tramite un trattamento farmacologico efficace e praticamente senza effetti collaterali.

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Perché aderire al programma

Il programma organizzato di screening è un percorso completo di prevenzione che si è dimostrato molto efficace per ridurre le complicanze e la mortalità legate all’infezione da HCV.
Oltre all’ invito a fare l’esame per la ricerca del virus, il programma è pensato per accompagnare i cittadini lungo tutto il percorso e prevede la presa in carico gratuita e senza impegnativa del medico fino al trattamento farmacologico, se necessario.
Il programma soddisfa tutti gli standard di qualità fissati a livello nazionale e può contare sulla professionalità e l’esperienza di personale medico, infermieristico e tecnico altamente qualificato.
Attualmente non esiste un vaccino efficace per prevenire l’infezione da epatite C.
 

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Quando si riceve la risposta

Se il test è negativo (cioè in assenza di virus HCV nel prelievo ematico), il referto sarà visibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino (FSE).
Se invece il test è positivo (cioè in presenza di virus HCV nel prelievo ematico), il soggetto verrà contattato dalla segreteria del programma di screening per completare gli accertamenti successivi. Il referto sarà visibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino (FSE).
Tutti i referti (positivi o negativi) saranno inoltre disponibili per il ritiro secondo le usuali modalità scelte all’atto dell’accettazione.

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Cosa bisogna fare se l’esame è positivo

Circa 5 persone su 1000 che eseguono il test risultano positive al virus dell’epatite C.
Queste persone saranno contattate per effettuare ulteriori accertamenti e trattamenti altamente efficaci e praticamente privi di effetti collaterali.
 

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Cosa bisogna fare se l’esame è negativo

Se il test risulta negativo non si devono effettuare ulteriori accertamenti, né sono previsti ulteriori chiamate per effettuare a distanza di tempo altri prelievi di sangue.

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Dove ci si può rivolgere per fare l’esame

I cittadini nati tra il 1969 e il 1989 riceveranno una lettera di invito per effettuare il prelievo di sangue, oppure possono prenotare direttamente il prelievo presso gli sportelli CUP delle Aziende Sanitarie, il Call Center e le farmacie abilitate.

In occasione degli accessi al Servizio Sanitario Regionale per l’effettuazione di altri esami, visite e ricoveri il personale offrirà la possibilità di effettuare il prelievo di sangue per lo screening regionale dell’epatite C.

 

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