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Di cosa si tratta
Promuovere il concetto di
invecchiamento attivo assume un ruolo sempre più importante per affrontare le
sfide di una popolazione che invecchia, e ha un triplice significato:
1. Fare in modo che sia le donne che gli uomini possano restare attivi più a lungo nella vita
della comunità e nel mondo del lavoro
2. Facilitare la cittadinanza attiva attraverso il contributo che donne e uomini più anziani
possono dare alla società, anche attraverso lo scambio intergenerazionale
3. Far sì che sia le donne che gli uomini si mantengano in buona salute e vivano in maniera
indipendente man mano che invecchiano, grazie a un approccio all’invecchiamento sano, e
predisponendo gli ambienti domestici in modo tale da permettere alle persone più anziane di restare
nelle proprie case il più a lungo possibile.
Per raggiungere questi obiettivi, nel 2014 la Regione si è dotata di una Legge
regionale per la promozione dell’invecchiamento attivo che a oggi include anche il
contrasto al fenomeno della solitudine.
In attuazione della Legge regionale, l’Amministrazione regionale:
- riconosce e valorizza il ruolo delle persone anziane nella comunità e promuove la loro
partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale, facilitando percorsi di autonomia
e di benessere sia fisico che mentale e sociale;
- affronta e contrasta il fenomeno della solitudine, intendendo con tale termine ogni
fenomeno di esclusione, disconnessione e marginalizzazione sociale e civile per origini o cause
collegate alla condizione personale anagrafica, sociosanitaria, economica o culturale e promuove la
stesura di progetti e la valorizzazione di esperienze volte a comprendere e a prevenire l'emergere
di tali fenomeni.
Per questo sostiene progetti che concorrono alla concreta attuazione di queste finalità
e con apposito Regolamento disciplina i requisiti soggettivi dei beneficiari, le modalità di
presentazione della domanda di contributo, di determinazione, di concessione e di erogazione dei
contributi, nonché di rendicontazione della spesa.
Chi può presentare domanda
Possono beneficiare dei contributi di cui all'apposito Regolamento i seguenti soggetti:
a) gli enti locali del Friuli Venezia Giulia;
b) gli enti del Sistema Sanitario Regionale del Friuli Venezia Giulia;
c) le aziende pubbliche di servizi alla persona;
d) le istituzioni scolastiche, le università, gli enti di ricerca e di formazione;
e) le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, che a qualsiasi
titolo operano negli ambiti e per le finalità di cui alla Legge regionale 22/2014.
Ambiti di intervento
Sono ammessi a finanziamento interventi di durata biennale che ricadono nell’ambito del
contrasto alla solitudine finalizzati a:
a) contrastare il fenomeno della solitudine nelle diverse fasce di età in cui essa si
manifesta, ovvero adolescenti, adulti e anziani, anche riuscendo a mettere in relazione le risorse
già presenti nello specifico contesto e favorendo la solidarietà;
b) favorire i rapporti intergenerazionali, in un’ottica di solidarietà tra generazioni;
c) promuovere la partecipazione ad attività socialmente utili;
d) attivare nuovi strumenti per far emergere situazioni di fragilità legate al fenomeno della
solitudine.
Sono ammessi a finanziamento anche interventi di durata biennale che ricadono nell’a
mbito della promozione dell’invecchiamento attivo finalizzati a:
a) promuovere iniziative e interventi rivolti alla promozione dell’invecchiamento sano e
attivo;
b) favorire iniziative rivolte agli anziani per l’apprendimento dell’utilizzo delle
tecnologie informatiche, con particolare riguardo alla possibilità che offrono di entrare in
contatto con le pubbliche amministrazioni erogatrici di servizi.
Termini e modalità di presentazione delle domande
Le domande di contributo vanno inviate tramite Posta Elettronica Certificata
(PEC) all’indirizzo
salute@certregione.fvg.it,
utilizzando il modello di domanda disponibile nel menu qui a destra.
Il termine per presentare le domande è il 30 gennaio di ogni anno.