La Regione promuove il commercio come fattore strategico di sviluppo economico sostenibile, di coesione e crescita sociale, di valorizzazione delle risorse del territorio, incentivando i progetti dei distretti del commercio.

Cosa sono i Distretti del commercio?

Si tratta di ambiti territoriali di aggregazione tra imprese, formazioni sociali e soggetti interessati a livello locale, finalizzati alla valorizzazione e rigenerazione dei centri cittadini e delle aree urbane a vocazione commerciale, anche mediante la realizzazione di progetti volti a promuoverne e valorizzarne storia, cultura e tradizioni, a rivitalizzarne l'attrattività turistica, a creare occasioni di aggregazione e di socialità, a valorizzare l'offerta di prodotti del territorio a chilometro zero e a basso impatto ambientale, definiti ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale 3/2021 (SviluppoImpresa). 

La costituzione dei distretti avviene mediante la stipula di un accordo di partenariato fra le parti necessarie, promossa da un Comune di riferimento ovvero da un Comune capofila.

Sono parti necessarie dell’accordo:
A. almeno una organizzazione rappresentativa del commercio, del turismo, della cooperazione e dei servizi;
B. almeno un altro ente pubblico, fra cui in particolare Camere di Commercio, università, enti di ricerca, ovvero un’organizzazione privata individuata fra banche, nonché associazioni e fondazioni aventi nel proprio statuto finalità di rigenerazione urbana, commerciale, di promozione turistica e/o culturale e le imprese operanti all’interno dei centri urbani appartenenti all’accordo.

In relazione alle dimensioni delle Amministrazioni comunali, i distretti del commercio si distinguono in:
a) Distretti comunali: attuati da un singolo Comune con popolazione residente di almeno 10.000 abitanti;
b) Distretti sovracomunali: attuati da più Comuni, fra i quali è individuato il Comune capofila, con popolazione residente complessiva di almeno 10.000 abitanti.

Nelle zone di svantaggio socio-economico di cui all'articolo 21, comma 1, lettere b) e c), della legge regionale 20 dicembre 2002, n. 33 (Istituzione dei Comprensori montani del Friuli Venezia Giulia) la soglia minima di popolazione residente è ridotta a 3.000 abitanti.

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Quali sono i distretti del commercio in Regione?

L’elenco dei distretti del commercio costituiti, con i dati riferiti ai singoli ambiti territoriali, aggiornato al 14 giugno 2023 è consultabile qui >>

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Sostegno ai progetti di Distretto

Mediante il sostegno ai distretti del commercio, la Regione intende promuovere il commercio come fattore strategico di sviluppo economico sostenibile, di coesione e crescita sociale, di mezzo per la valorizzazione delle risorse del territorio.

Per accedere ai contributi regionali, ciascun distretto deve aver elaborato per il proprio ambito territoriale di riferimento un progetto di distretto, preferibilmente pluriennale, coerente con gli obiettivi e gli indirizzi di programmazione definiti nell’accordo di partenariato.

Il progetto di distretto deve prevedere interventi integrati di rigenerazione dei centri cittadini, con l’obiettivo di accrescere l’attrattività, la fruibilità, la visibilità e la qualità della vita dell’intero territorio, anche in un’ottica di impatto sostenibile sull’ambiente naturale, mediante:
a) interventi di infrastrutturazione e marketing urbana realizzati dai soggetti pubblici;
b) investimenti in soluzioni tecnologiche innovative effettuati dalle imprese aventi unità operativa nel territorio del distretto, da attuarsi mediante l’attivazione di un bando a cura del Comune capofila.

Il Comune capofila trasmette all’Amministrazione regionale l’istanza di incentivo unitamente al progetto del distretto, elaborando contestualmente un quadro economico degli interventi.

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Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute dai Comuni relative alle seguenti tipologie di intervento:
a)  spese di progettazione degli interventi;
b)  realizzazione di infrastrutture riguardanti:
     1. banda larga;
     2. rinnovo dell’ambiente e dell’arredo urbano;
     3. creazione di zone pedonali;
     4. riqualificazione di aree destinate a sagre, fiere e mercati;
     5. forestazione urbana;
     6. mobilità sostenibile;
c)  attività di marketing del distretto del commercio, compresa l’animazione urbana;
d) spese per il sostegno agli investimenti in soluzioni tecnologiche innovative effettuati dalle imprese tramite procedura contributiva ad hoc, attuata e gestita dal Comune capofila.
 

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Criteri e modalità per la concessione dei contributi

Con decreto del Presidente della Regione 14 dicembre 2022, n. 165/Pres. la Regione ha adottato un regolamento che individua i criteri e le modalità per la concessione di contributi per l’a ttuazione dei progetti di distretto mediante l’utilizzo del Fondo per lo sviluppo dei distretti del commercio, di cui agli articoli 10, comma 6 e 13, commi 2 e 3 della legge regionale 3/2021.
Gli incentivi sono concessi con procedura valutativa a graduatoria, sulla base dell’a ttribuzione dei punteggi definiti in regolamento. Per ciascuna domanda è stabilito un punteggio variabile fino ad un massimo di 100 punti; non sono invece cofinanziabili le istanze che raggiungano un punteggio inferiore ai 40 punti.
La spesa ammissibile a finanziamento non può essere inferiore a € 80.000 né superiore a € 1.000.000 . Il contributo per le spese in conto capitale può variare dal 20 al 60 per cento della spesa ammissibile; per le spese di progettazione è riconosciuto in misura non superiore al 20 per cento della spesa ammissibile.
Le percentuali di spesa ammissibile e le modalità di erogazione vengono definite nei bandi, approvati con decreto del Direttore del Servizio turismo e commercio della Direzione centrale attività produttive e turismo.

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Beneficiari

Possono beneficiare del sostegno finanziario della Regione i Comuni che alla data di presentazione della domanda di incentivo hanno stipulato un accordo di partenariato e hanno elaborato un progetto di distretto.
Quando l’accordo di partenariato è sottoscritto da più Comuni in forma associata, il beneficiario dell’incentivo è il Comune capofila.

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Presentazione delle domande

La domanda di incentivo è presentata nei termini definiti dal bando attuativo alla Direzione centrale attività produttive e turismo – Servizio turismo e commercio, esclusivamente mediante posta elettronica certificata (PEC), alla casella economia@certregione.fvg.it, ed è redatta secondo lo schema allegato al decreto del Direttore del medesimo Servizio che approva il bando.

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Rendicontazione

Successivamente all’ottenimento dell’incentivo, il Comune singolo o capofila assegnatario dello stesso, presenta la rendicontazione semplificata ai sensi dell’articolo 42 della legge regionale n. 7/2000.
La rendicontazione finale deve essere redatta secondo l’apposito modulo predisposto dal Servizio turismo e commercio.

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