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ORIENTAMENTO E SCUOLA
COOPERGAME: IL GIOCO
CHE NON È UN GIOCO
PER RIFLETTERE SU UNA GOVERNANCE
DI TIPO COOPERATIVO
Stefano Bertolo
COOPERGAME
Coopergame è molto di più o molto di
meno di un gioco, a seconda dei punti
di vista. In verità nasce, nell’ormai lonta-
nissimo 1993, proprio come gioco con
l’ambizione di essere un vero
VideoGame
;
obbiettivo dichiarato: proporre, a livello
educativo ma non solo, un “modello co-
operativo”, modello di convivenza prima
ancora che di studio, di lavoro o di im-
presa. Dopo un primo immediato quanto
inaspettato successo, che ne ha fatto per
una decina di anni un importante stru-
mento di diffusione della cultura della
cooperazione in molte scuole italiane,
Coopergame è stato utilizzato sempre
meno, soprattutto a causa della velocità
di sviluppo in campo tecnologico che ne
fa oggi un prodotto decisamente
vinta-
ge
, almeno sotto l’aspetto della grafica
e delle impostazioni generali.
Se è ancora valido il rapporto di cresci-
ta (due mesi valgono un anno) tra cam-
biamenti nel settore delle ICT ed il resto
del mondo, ai circa vent’anni di vita di
Coopergame corrisponderebbe infatti
più di un secolo!
1
Ma vediamo assieme
come è andata, cominciando dall’ini-
zio di questa avventura. Coopergame si
presenta come un gioco multimediale,
ma prima di chiarire perché non credo si
possa propriamente definire un gioco in
senso stretto, propongo di considerarlo,
almeno in questa sede, un
ipertesto
.
Iper-
testo
quindi, in questo caso, preceduto
onstatare che si
sta partecipando
all’elaborazione e
definizione di uno stesso
viaggio, permette a
ciascuno di percepirsi
come soggetto attivo
tra gli altri ed il
risultato è a dir poco
sorprendente
da un testo e da una serie di
pretesti
. I
pretesti
di Coopergame sono, per così
dire, i suoi
ingredienti costitutivi
e, si sa,
la qualità finale di un prodotto dipende
molto proprio dalla scelta iniziale dei suoi
ingredienti. L’ingrediente fondamentale
dunque è una cooperativa vera e propria
alla cui nascita ho avuto il privilegio di
contribuire: la cooperativa CLAPS (Cul-
tura, Lavoro, Promozione e Servizi) co-
stituita a Pordenone nel dicembre 1985.
Tutto il percorso che va dalla primissi-
ma idea di creare un’impresa all’incontro
tra i soci fondatori, dalla stesura del piano
di impresa ai primissimi duri anni di attivi-
tà, ha portato ad una serie interminabile
di riflessioni sulla cultura, sul lavoro, sul
mercato, sulla democrazia, sull’impresa,
sullo stare insieme e sulla vita.
2
Si è trat-
tato di un’esperienza talmente intensa,
anche a causa del contesto politico e so-
ciale di quegli anni efficacemente definiti
“gli anni di piombo”, che per celebrare i
cento anni dalla nascita del movimento
cooperativo in Italia (Milano 1893), venne
commissionato proprio alla cooperativa
CLAPS un significativo lavoro di ricerca
che portò alla scrittura e all’allestimento
di un originale spettacolo teatrale dedi-
cato all’etica della solidarietà, intitolato
“
La Stoffa di Fortunato
”, che però non an-
dò oltre la prima di debutto.
3
La delusione per aver visto interrom-
persi sul nascere la diffusione di uno
spettacolo che tanto lavoro ed energie
aveva richiesto, è diventata la molla che
C