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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
un’esperienza di ospitalità degli studenti liceali di Trieste alla luce della Legge 107/2015
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multidisciplinari e servizi di consulenza per i
beneficiari del sostegno al reddito.
Abbiamo ritenuto di proporre ai ragazzi i
contenuti delle prime tre aree, escludendo sia la
consulenza specialistica, sia l’area dell’inclusione
sociale in quanto pratiche troppo esposte alla
privacy.
Il tutor ha così coinvolto nell’alternanza
gli operatori delle varie aree, col compito di
sviluppare un intervento di formazione o di
simulazione o di esperienza reale, a seconda
dei casi e delle situazioni.
Questa collaborazione diffusa consente
al Servizio di non sopportare defaillances par-
ticolarmente gravose nell’attività di routine.
Abbiamo predisposto un calendario setti-
manale che tenesse conto di alcuni elementi
comuni, di attività specifiche del periodo, di
qualche uscita esterna. Quando è stato possibile
abbiamo cercato di trasferire specifiche cono-
scenze scolastiche in determinate competenze
professionali; ad esempio gli studenti del liceo
linguistico hanno elaborato una presentazione
del nostro servizio con l’applicazione Power
Point e lo hanno tradotto nelle lingue straniere
studiate a scuola
1
.
Tutti gli stagisti hanno potuto sperimentare
un laboratorio su un’attività specifica in una
classe nelle scuole secondarie di primo o se-
condo grado o all’università. Sono stati formati
all’uso di uno strumento
2
che successivamente,
alla presenza del tutor, hanno somministra-
to, corretto e discusso nelle classi ospitanti
3
.
Questa è stata una delle attività più gradite,
sia perché vissuta come un’esperienza pratica
e quindi attiva, autonoma e responsabile, sia
perché ha coinvolto gli studenti anche dal punto
1 Anche il cinese, grazie alla presenza di una studentessa
di madrelingua.
2 Software Sorprendo e Questionario di autovalutazione
Metodo di studio.
3Scuola secondariadi primogradoDante, e scuola seconda-
ria di primo grado Caprin, scuola secondaria di primo grado
Roli, scuola secondaria di secondo grado Carducci Dante.
di vista emotivo. Gestire l’ordine, aiutare chi è
in difficoltà, dare risposte, “sentirsi dall’altra
parte” o addirittura “in cattedra” sono tutti
elementi segnalati come di crescita personale.
Abbiamo affidato ad ogni gruppo il compito
di produrre dei materiali di sintesi del lavoro
svolto e tra gli altri quello di realizzare un articolo
su una specifica attività svolta nell’alternanza
per la rivista “Quaderni di Orientamento” edita
dalla Direzione.
CONSIDERAZIONI finali
Possiamo ora fare alcune considerazioni
su aspetti che ci sono sembrati critici e che
potrebbero venire migliorati.
Due settimane consecutive di 80 ore de-
dicate all’alternanza, soprattutto a giugno, al
termine delle lezioni, sono troppo impegnative
per gli studenti e si riduce anche la possibilità di
sviluppare attività esterne, in quanto le scuole
sono chiuse.
Il periodo più idoneo potrebbe essere quello
che va da dicembre a marzo in quanto sono
mesi in cui ci sonomaggiori attività esterne che
i ragazzi hanno vissuto come più significative
nella loro esperienza da noi.
Le attività pomeridiane sono risultatemolto
faticose e si potrebbe suggerire una giornata
con orario 8-14.
Per sviluppare al meglio le interazioni con gli
studenti, crediamo che un gruppo di tre allievi
permetta la maggiore attenzione e il migliore
utilizzo degli spazi nella struttura di accoglienza.
Relazionarci con gli studenti è stato molto
positivo, abbiamo avuto un feedback costante
delle attività in corso e abbiamo condiviso le
esperienze sul campo. Abbiamo registrato anche
le critiche inerenti ad alcune attività giudicate
poco stimolanti.
Ottimi sono stati i rapporti con i tutor sco-
lastici che hanno condiviso le nostre scelte
sul programma, verificando sistematicamente
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