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GLI STUDENTI IN CAMPO
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ANALISI DEL QUESTIONARIO
sul METODO DI STUDIO
un’esperienza in alcune SCUOLE
SECONDARIE DI I GRADO
Tra marzo e aprile noi studenti della scuola
secondaria di II grado “F. Petrarca”, appartenenti
alle classi 1B dell’indirizzo classico e 4G di quello
linguistico, ci siamo recati presso le scuole superiori
di primogrado “Caprin, DanteeRoli” per svolgere le
attivitàpratiche compresenello stagedi alternanza
scuola lavoro. Il compito assegnatoci era quello di
somministrare agli studenti di prima e seconda
media dei questionari sul metodo di studio al fine
di compilare un grafico raffigurante la situazione
complessiva all’interno della classe. Durante le
attività gli insegnanti non erano presenti in classe
e la presenza dei tutor dell’alternanza non ha in-
fluito in nessunmodo. La responsabilità era quindi
nostra. In classe, dopo aver conosciuto i ragazzi e
averli messi a loro agio, gli abbiamo somministra-
to il questionario che hanno avuto più o meno
difficoltà a svolgere, riscontrando poco interesse
da parte degli alunni che non sembravano curiosi
di conoscere l’esito dell’attività. Il questionario
analizzava la situazione della classe per quanto
concerne l’attenzione, l’organizzazione, il metodo
di lavoro, la motivazione e l’emotività. Su questi
dueultimi punti sono state riscontratedelle lacune:
in particolare l’ansia nei momenti precedenti alle
verifiche, va spesso ad influenzare il loro risultato.
Diversi stili di vita portano poi a organizza-
zioni di studio di tipi completamente differenti
l’uno dall’altro. L’elaborazione di un grafico ci ha
permesso di evidenziare in alcuni casi due gruppi
nella classe, in altri emergeva omogeneità.
Per quanto accurato possa essere il questio-
nario, i risultati potrebbero non essere veritieri in
quanto gli alunni potevano essere sinceri omeno e
noi abbiamo potuto fare unicamente affidamento
al loro buonsenso.
Per quanto riguarda l’impatto che ha avuto su
di noi, daun latoèstataun’esperienzastressanteed
impegnativa in quanto ci veniva chiesto di gestire
classi che potevano essere più omeno turbolente.
Nonostanteciò, èstataun’esperienzachealtrimenti
non avremmomai avuto l’occasione di fare e che ci
ha fatto capire cosa significa trovarsi in cattedra.
Inquesto senso l’alternanza scuola lavoro ci ha
fattocrescereeci haoffertoun’opportunitàconcre-
ta, riuscendo nell’intento del progettoministeriale.
Federico Pagliaro
Beatrice Musizza
Liceo classico “F. Petrarca”
Maria Tremuli
Lice Marianna Biasiol
Liceo linguistico “F. Petrarca”
1...,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38 40,41,42,43,44,45,46,47,48,49,...60
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