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La mostra fu un evento “fuori dal
coro”, ma tanti visitatori, senza pregiu-
dizi e provenienti non solo dalle Valli,
ne colsero il significato. A Udine il
clima del ’68 richiamòmolti giovani e
buona parte dei cittadini ebbero una
positiva reazione, nonostante il gusto
visivo della città privilegiasse ancora
il pittorialismo fotografico. […]
Queste immagini che ritornano do-
po quarant’anni [nel maggio 2007 la
mostra venne riproposta a Cividale
del Friuli, ndr], come nel 1968 con-
tengono propositi costruttivi e ben
si accompagnano alle parole ancora
attuali che il sacerdote Emilio Cencig
mi scrisse quando era parroco di Tri-
bil Superiore: «...Certo che la mostra
sulle Valli del Natisone non ha fallito
lo scopo, ma ha compiuto un’opera
veramente notevole sotto l’aspetto
umano e sociale. Rompere finalmente
quel muro di isolamento e di trascu-
rato abbandono in cui, da troppo
tempo, la nostra zona è stata lasciata,
scadendo così, inevitabilmente, a zo-
na particolarmente e dolorosamente
depressa e sottosviluppata.
Spero che non sia solo il primo ed
unico incontro con la nostra terra,
perché è l’opera concorde e costante
di molte forze e l’incontro di molti
impegnati discorsi che può operare
la sua doverosa rinascita.»
La selezione delle immagini di Riccardo Toffoletti è stata fatta da Marì Domini,
in collaborazione con il Centro studi Nediža
* La versione integrale di questo scritto è pubblicata nel volume Dentro i paesi /
Znotraj vasi – Valli del Natisone / Nediške doline 1968, a cura del Centro studi Nediža
di San Pietro al Natisone (edizioni Cooperativa Most / Gaspari, 2007).