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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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di perseguire migliori e più efficienti
servizi al cittadino, tramite la realiz-
zazione di punti di riferimento unita-
ri di natura pubblica per affrontare
tutte le problematiche legate agli
adempimenti del collocamento ed
alla gestione delle politiche attive
del lavoro.
Tale idea non nasce però in occasio-
ne del varo delle norme sopra richia-
mate: nella nostra realtà era già atti-
va, fin dall’estate del 1995, una inte-
sa tra Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale e Provincia Auto-
noma di Trento per attivare speri-
mentazioni in materia di servizi al-
l’impiego e per realizzare interventi
coordinati sul mercato del lavoro
trentino. Sulla base di questo accor-
do l’Ufficio Provinciale del Lavoro e
della Massima Occupazione e l’A-
genzia del Lavoro di Trento avevano
congiuntamente predisposto una ini-
ziativa che aveva l’obiettivo di arri-
vare a costruire, in termini sperimen-
tali e graduali, delle “unità di base”
per la gestione dell’insieme dei ser-
vizi all’impiego, nelle quali si dove-
va realizzare una organica integra-
zione fra le due strutture.
A seguito della citata delega delle
funzioni amministrative, si è verifica-
ta quindi una ulteriore spinta verso
una direzione già tracciata, con un
graduale sviluppo dell’assetto delle
funzioni territoriali coerente con un
disegno generale di riorganizzazio-
ne dei servizi pubblici all’impiego.
Negli anni seguenti, si è avviato un
processo di:
• inserimento nell’ambito dei Centri
per l’impiego di servizi di informa-
zione, accoglienza, orientamento
e preselezione, che in precedenza
erano erogati prevalentemente in
modo tecnicamente e fisicamente
distinto;
• inserimento di operatori di soste-
gno a soggetti svantaggiati nel-
l’ambito dei Centri per l’impiego e
l’inizio di attività di riqualificazio-
ne di personale in precedenza as-
segnato ad altre funzioni, per lo
svolgimento presso gli uffici terri-
toriali di compiti attinenti la me-
desima area;
• avvio della gestione a livello loca-
le della L. 68/99;
• coinvolgimento dei Centri per
l’impiego in parte delle attività
afferenti ai Lavori socialmente
utili provinciali e alle nuove ini-
ziative previste in materia di ap-
prendistato.
Parallelamente hanno assunto sem-
pre più una funzione di servizio nei
confronti delle sedi territoriali alcuni
settori della struttura centrale che in
precedenza agivano con maggior
“impermeabilità”, quali proprio il
Centro di orientamento professiona-
le e assistenza nel collocamento,
l’Osservatorio del mercato del lavo-
ro, il Gruppo di pilotaggio per i ser-
vizi informatici, l’ufficio mobilità ed
altri.
A questi mutamenti dell’assetto fun-
zionale si è accompagnata una im-
pegnativa attività migliorativa di tipo
organizzativo-strutturale, con la si-
stemazione di tutte le sedi (locali ed
attrezzature d’ufficio) e l’automazio-
ne del sistema informativo di tipo ge-
stionale.
Si sottolinea che lo sviluppo organiz-
zativo sopra sintetizzato è avvenuto
comunque in una situazione di rapi-
da evoluzione normativa che ha non
poco influito sulle funzioni svolte
dall’Agenzia.
D’altra parte anche nel resto del no-
stro paese è diventato operativo il
decentramento delle funzioni di col-
locamento ed avviamento al lavoro,
in particolare a seguito del decreto
legislativo n. 469/97 e successive
norme attuative, che hanno portato,
a decorrere dal dicembre 1999, il
nuovo quadro istituzionale anche
per le Regioni a statuto ordinario.
Ciò ha provocato l’avvio di un acce-
so dibattito sul ruolo e sulle funzioni
delle nuove strutture territoriali per
l’impiego, che pone al centro dell’at-
tenzione il problema e l’obiettivo di
rafforzamento delle varie attività
pubbliche di supporto ed intervento
in materia, comprese quelle di orien-
tamento professionale.
Dunque, rispetto a questo argomen-
to, la situazione dell’Agenzia del la-
voro di Trento costituisce un interes-
sante riferimento sia per le soluzioni
adottate che per il grado di evoluzio-
ne del sistema.
FORMAZIONE DEGLI OPERATORI
Per garantire un elevato standard
qualitativo nell’erogazione dei servi-
zi di orientamento, l’Agenzia del la-
voro di Trento ha sempre curato mol-
to l’aspetto della formazione degli
operatori.
Nel 1993 è stato formato un gruppo
di 7 orientatrici esperte in consulen-
za individuale e di gruppo. L’opera-
zione coincideva con l’ipotesi di
apertura sul territorio provinciale di
nuovi sportelli di orientamento pro-
fessionale. Il gruppo è stato costitui-
to in base ad una selezione psico-at-
titudinale di persone con lauree in
sociologia, psicologia e scienze del-
l’educazione. Esse hanno seguito un
corso di formazione della durata di
85 ore teoriche e 120 ore di tirocinio
presso il Centro di orientamento pro-
zione femminile, percorsi guidati ed
individualizzati di inserimento al la-
voro per soggetti svantaggiati, lavori
socialmente utili, incentivazione
delle assunzioni di soggetti apparte-
nenti a fasce deboli e soggetti svan-
taggiati. La medesima legge istitui-
sce, nell’ambito dell’Agenzia, il
Centro di orientamento professiona-
le e assistenza nel collocamento,
con il compito di erogare informa-
zione e consulenza nei confronti di
“giovani in età scolare e lavoratori”.
Inizialmente il Centro di orienta-
mento professionale ha svolto i pro-
pri servizi presso la sede dell’Agen-
zia del lavoro a Trento; in seguito è
stato attivato un recapito a Rovereto
(per dimensioni la seconda città del-
la provincia) e successivamente la
presenza degli operatori è stata de-
centrata anche sul resto del territorio
provinciale.
Con il decreto legislativo 21 settem-
bre 1995, n. 430 vi è stata poi la de-
lega alle province autonome di Tren-
to e Bolzano dell’esercizio delle fun-
zioni amministrative in materia di
collocamento ed avviamento al la-
voro. A decorrere dal primo gennaio
1996 sono state pertanto eliminate o
trasferite a tali amministrazioni le
strutture, appartenenti al Ministero
del Lavoro e della Previdenza Socia-
le, che erano presenti nelle rispettive
aree di competenza. Conseguente-
mente vi è stata la completa assun-
zione da parte della Provincia Auto-
noma di Trento della responsabilità
nella gestione delle strutture del col-
locamento.
La confluenza nell’ambito di un uni-
co soggetto istituzionale di tutte le
strutture pubbliche deputate al soste-
gno e governo del mercato del lavo-
ro, ha quindi rappresentato una con-
dizione preliminare ad un riordino
complessivo ed organico ed un po-
tenziamento della strumentazione
volta ad assicurare adeguati servizi e
sostegni ai lavoratori ed ai datori di
lavoro.
La Legge Provinciale di recepimento
delle funzioni delegate (Legge Pro-
vinciale 3 febbraio 1997, n. 2) è in-
tervenuta definendo principalmente
l’integrazione sul piano organizzati-
vo e funzionale, fra l’Agenzia del La-
voro e le Sezioni Circoscrizionali per
l’Impiego, con l’evidente intento di
fondere gli adempimenti relativi al-
l’amministrazione del mercato del
lavoro, gli interventi di sostegno al
reddito e gli interventi di politica at-
tiva del lavoro.
Pertanto, l’Agenzia del Lavoro ha as-
sunto il compito di realizzare le atti-
vità del collocamento e le politiche
del lavoro, con l’obiettivo esplicito