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nale, dalla formazione al la-
voro, da un’esperienza lavo-
rativa ad un’altra con partico-
lare riferimento alle situazio-
ni di espulsione dal mercato
del lavoro. La funzione di ac-
compagnamento orientativo
nelle transizioni fra sistemi ri-
chiede alle strutture/profes-
sionalità coinvolte la capacità
di garantire un raccordo fra
risorse di contesti diversi;
• nella
condizione di disoccupa-
zione
legata a fenomeni di
espulsione/esclusione
dal
mercato del lavoro e/o margi-
nalità sociale.
La terza funzione (
consulenza
)
corrisponde ad una
macro-area di
attività
che hanno a che fare con
gli interventi di sostegno alle
scelte scolastico-formative e alla
maturazione di progetti profes-
sionali personalizzati. L’ambito
di intervento della
funzione con-
sulenziale
fa riferimento sia alle
transizioni formative e risulta
quindi connessa ai sistemi scola-
stici ed universitari, sia alle tran-
sizioni lavorative in rapporto ai
percorsi di formazione professio-
nale e di inserimento lavorativo.
In questa macro-tipologia si pre-
figurano quindi due ambiti di at-
tività che assumono connotazioni
peculiari sia rispetto ai contesti
di riferimento che alle professio-
nalità coinvolte:
• da un lato, le azioni di consu-
lenza alle scelte scolastico-
professionali (
counselling di
orientamento
) che si rivolgono
ai giovani e vengono erogate
all’interno del sistema scola-
stico-formativo con l’integra-
zione di professionalità dedi-
cate o sono presenti sul terri-
torio presso i centri specializ-
zati;
• dall’altro lato, le azioni di
consulenza alla definizione di
progetti professionali (
bilancio
di competenze
e
counselling di
carriera
) che si rivolgono a
soggetti adulti (occupati e di-
soccupati) e vengono realiz-
zate da professionalità quali-
ficate all’interno di servizi de-
dicati del centro per l’impiego
e in rete con altre strutture de-
dicate presenti sul territorio.
Le esperienze nazionali ed euro-
pee, realizzate con il sostegno del
F.S.E., hanno progressivamente
portato al riconoscimento di una
co-partecipazione di risorse
(attori
sociali) impegnate a sostenere il
processo di orientamento in di-
versi luoghi e diversi momenti.
In altre parole, tenuto conto della
complessità del processo e della
differenziazione di esperienze di
transizioni in cui la persona può
trovarsi coinvolta (transizioni fra
percorsi formativi, dalla forma-
zione al lavoro, nel corso della
carriera lavorativa) si ritiene
troppo riduttivo sia circoscrivere
l’azione orientativa a specifici
episodi di vita o contesti relazio-
nali di aiuto, sia far coincidere la
funzione orientativa con la sola
azione di supporto ai processi
decisionali.
L’orientamento può trovare spa-
zio all’interno di
strutture dedica-
te
che si occupano in maniera
esclusiva di questo ambito di in-
tervento, essendo in grado di ar-
ticolare al proprio interno
più
funzioni
e di rispondere a
diffe-
renti target
di clienti. I centri de-
ORIENTAMENTO: TRA CONSOLIDAMENTO
E SVILUPPO
6
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Casarsa della Delizia, località Versuta, Chiesetta di Sant’Antonio abate
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