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renza di risposta al cittadino che
si rivolge ai servizi. Il dibattito
in corso va nella direzione (cfr.
Documento ISFOL,
Verso un’ipo-
tesi di profili professionali per un
sistema
territoriale
di
orientamento
) di identificare tre
macro-funzioni di orientamento
che rispondono a
bisogni diversi
di sostegno al processo di auto-
orientamento della persona e
che raggruppano (attraverso ele-
menti omogenei di
inclusione in-
tra-categoriale
e specifici di
diffe-
renziazione inter-categoriale
) ma-
cro-tipologie di attività, articola-
te a loro volta in differenti azio-
ni o “buone pratiche.
Questo sforzo definitorio si con-
figura come un superamento del-
la distinzione originaria fra infor-
mazione e accoglienza, formazio-
ne orientativa, consulenza orien-
tativa e sostegno all’inserimento;
tale distinzione infatti ha portato,
da un lato, ad una declinazione
non sempre sufficientemente
chiara fra attività di formazione e
attività di orientamento e, dall’al-
tro, alla confusione fra azione
orientativa ed altre azioni (ad
esempio, formazione, tirocinio,
ecc.) finalizzate a favorire l’inse-
rimento lavorativo di giovani ed
adulti. La prospettiva sta andan-
do nella direzione di definire uno
spazio di intervento “altro” dal-
l’informazione e dalla consulen-
za, nello sforzo di riconoscere e
valorizzare un insieme di inter-
venti che, nell’esperienza di que-
sti anni, hanno caratterizzato in
modo significativo le politiche di
orientamento.
La prima funzione (
informazione
)
corrisponde, infatti, ad una
ma-
cro-area di attività
che hanno a
che fare con la promozione di
ca-
pacità di acquisizione di informa-
zioni e di fruizione di servizi
da
parte del cittadino per garantire
a tutti pari opportunità di par-
tenza, di accesso e rispondere
quindi ad alcuni prerequisiti di
democratizzazione dei processi
di orientamento. Tali attività
possono:
• costituire oggetto e fine prima-
rio di una struttura dedicata
(servizio di informazione) cui
compete anche il compito del
reperimento e dell’alimenta-
zione delle informazioni;
• integrarsi come contributo
specifico all’interno di percor-
si più articolati e complessi
che attengono ad altre funzio-
ni (accompagnamento/tuto-
rato e consulenza).
La seconda funzione (
accompa-
gnamento/tutorato
) corrisponde
ad una
macro-area di attività
cen-
trate sulla presa in carico di sog-
getti (giovani e adulti) a rischio
di disorientamento nella gestione
individuale di esperienze forma-
tive, di ricerca del lavoro, di di-
soccupazione; si tratta di persone
che hanno bisogno di una “figura
di mediazione orientativa”:
• nello svolgimento
in itinere di
percorsi scolastici e formativi
per ridurre rischi di insucces-
so/dispersione. Questa tipo-
logia di attività (funzione di
tutorato orientativo) è stretta-
mente connessa alla peculia-
rità del sistema di riferimento
e quindi deve essere svolta da
risorse professionali interne;
• nelle esperienze di
transizione
fra sistemi
, cioè nei passaggi
dal sistema scolastico al cana-
le della formazione professio-
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
22
Orientamento
Casarsa della Delizia, Piazza Cavour e Chiesa Parrocchiale
1,2,3,4,5 7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,...104
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