L'agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che offre al consumatore prodotti freschi, gustosi e genuini, rispettando il ciclo della natura. Si basa su obiettivi e principi, oltre che su pratiche comuni, ideati proprio per minimizzare l'impatto umano nell'ambiente e allo stesso tempo permettere al sistema agricolo di operare nel modo più naturale possibile. Salute, ecologia, equità, cura sono alla base delle produzioni biologiche. Nell’ agricoltura biologica non si fa uso di sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi); per la difesa delle colture si provvede in via preventiva, utilizzando specie rustiche e resistenti alle crittogame e intervenendo con tecniche di coltivazione appropriate, come la rotazione delle colture e la consociazione (coltivando in parallelo piante sgradite l'una ai parassiti dell'altra). Per la difesa delle colture, si interviene con sostanze naturali vegetali, animali, o minerali: estratti di piante, insetti utili che predano i parassiti, farina di roccia o minerali naturali per correggere struttura e caratteristiche chimiche del terreno o per difendere le coltivazioni dalle malattie, ecc. I fertilizzanti sono naturali, come il letame o anche altre sostanze organiche sottoforma di compost.
La Regione Friuli Venezia Giulia e il Piano di Sviluppo Rurale
La Regione Friuli Venezia Giulia si è dotata di propria legge regionale, la n. 32 del 24 luglio 1995, che norma il sistema di controllo relativo al settore biologico, erogando, inoltre, fondi destinati aiutare il periodo della cosiddetta “conversione”, fase indispensabile per giungere allo status di azienda biologica vera e propria.
La misura principale del PSR (Piano di sviluppo rurale) che coinvolge le produzioni biologiche è l’Azione 1 “Produzione biologica” della Misura 214 ripartita, peraltro, in due sottoazioni:
Sottoazione 1 “Introduzione e mantenimento dei metodi di agricoltura biologica”,
Sottazione 2 “Zootecnia biologica”.
I premi oscillano dalle 280 euro/ha per i seminativi bio- alle 700 euro/ha per le colture perenni specializzate (piccoli frutti) e dalle 150 euro ai 600 euro per ettaro per le aziende zootecniche in funzione del carico di bestiame. Si ricorda che recentemente è stato aumentato il premio sui seminativi (da 200 a 280 euro/ha) e che a seguito dell’erogazione dei recenti premi previsti dall’articolo 68 del Reg. (CE) 73/2009, al fine di evitare sovrapposizioni non consentite, l’allevamento ovicaprino biologico non viene più finanziato col PSR.
Si rammenta, inoltre, che molte delle misure strutturali (in particolare la Misura 121 “ Ammodernamento delle aziende agricole”) sono caratterizzate da criteri di selezione che pongono in primo piano i richiedenti aventi indirizzo biologico. Questo ha consentito a molte aziende biologiche di farsi finanziare investimenti altrimenti difficilmente realizzabili.
La zootecnia biologica si base sostanzialmente nel concetto di
condurre un allevamento che sia rispettoso dell’animale, dell’ambiente e del consumatore. L’a
llevamento biologico non si limita a nutrire gli animali con alimenti biologici ma permette
agli stessi un regolare esercizio fisico e l’accesso libero all’aria aperta. I sistemi di
allevamento all'aperto sono predominanti in quanto per tutti gli animali potersi muovere
liberamente, poter scegliere il proprio cibo ed avere contatti sociali costituiscono bisogni
fondamentali. Nell'Unione europea per la zootecnia, lo spazio a disposizione di una gallina ovaiola
in allevamento convenzionale è di 0,45 metri quadrati in un allevamento convenzionale 20
galline hanno a disposizione meno di 1 metro quadrato. Nell’allevamento biologico oltre al pollaio
coperto, ogni animale deve disporre di almeno 4 metri quadrati di superficie all’aria aperta.
La domanda dei consumatori per I prodotti biologici è in crescita, offrendo sempre maggiori
opportunità di business per tutti i settori coinvolti nella catena di produzione, trasformazione e
trasporto dei prodotti alimentari.
INFO: Serena Cutrano
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Manlio
Pighin
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FOTO: Archivio Direzione Centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali