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Il Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (CGT) è dato da un insieme di cartografie che
interpretano il territorio secondo diversi tematismi e che consentono l’accesso alla singola
informazione attraverso una complessa strutturazione della banca dati in ambiente GIS. Il
punto di forza del progetto è che il dato viene reperito puntualmente sul territorio mediante un
rilievo specifico ed altamente tecnico.
Il lavoro ha come obiettivo la realizzazione di una cartografia geologico-tecnica alla scala
1:5.000 e la creazione di una banca dati che consenta di mettere in luce le caratteristiche
geologiche ed idrauliche di dettaglio del territorio regionale.
Vengono affrontate compiutamente otto tematiche di base. Il tema “litostratigrafia” contiene
gli elementi litologici, stratigrafici, tessiturali, ecc., utili alla corretta definizione delle
unità litostratigrafiche affioranti. Nella rappresentazione cartografica non si tiene conto della
parte superficiale alterata e/o antropizzata (suolo). Il tema “geomorfologia applicata” analizza le
forme, i depositi ed i processi che modellano il territorio, con particolare attenzione agli
aspetti antropici e di intervento (opere di difesa). Nel programma di studi e ricerche è stato
realizzato anche il rilievo morfobatimetrico dell’area lagunare di Grado e Marano. La “geologia
strutturale” mira a ricostruire le geometrie delle masse rocciose e gli elementi strutturali di
dettaglio, in quanto elemento prioritario di supporto ed integrazione necessario alle altre
tematiche, quali la “intensità di suddivisione delle masse rocciose”, elemento di caratterizzazione
essenziale dal punto di vista prettamente geotecnico, dei corpi affioranti. Il tema “
caratteristiche geomeccaniche e geotecniche” punta alla quantificazione puntuale delle
caratteristiche geomeccaniche delle rocce e delle caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti.
Nel tematismo “caratteristiche del sottosuolo” si inseriscono gli elementi che consentono la
caratterizzazione dei primi 10 metri dal piano campagna e le isobate del substrato roccioso,
relative ai primi 15 m, ricavate dall’interpretazione dei dati raccolti con diversi tipi di
indagini o tratte da bibliografia. Per quanto riguarda la tematica “idrogeologia” lo scopo è quello
di fornire gli elementi necessari alla definizione della vulnerabilità degli acquiferi, delle aree
che dal punto di vista idrologico possono essere soggette ad allagamenti e delle aree nel cui
sottosuolo la falda freatica può comportare problematiche applicative. Infine i “punti di indagine”
rappresentano l’ubicazione delle indagini effettuate e dei dati reperiti (sondaggi, prove di
laboratorio, analisi chimiche e geochimiche, dati piezometrici, morfologie, ecc).
Per facilitare l’interpretazione territoriale, oltre al webgis vengono divulgate anche le
cartografie in formato PDF; in particolare, per una miglior lettura, gli otto tematismi
sovraccitati sono stati raggruppati in tre layout di stampa con relative legende.
Sono attualmente in fase di realizzazione, la Carta litostratigrafica del sottosuolo, la Carta geomorfologica applicata e la Carta idrogeologica, alla scala 1: 5.000 per i fogli 048 – “Tramonti di Sotto”, 049 – “Gemona del Friuli”, 064 – “Aviano”, 065 – “Maniago”, 066 – “Udine” e 085 – “ Pordenone”, limitatamente al territorio regionale di pianura, nonchè l’aggiornamento e la realizzazione della Carta punti di indagine per tutto il territorio regionale.
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