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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 47
correlate e bilanciate, accompagnano
le persone al confronto con i momenti
cruciali della loro esistenza. E’ questa
la dimensione che forse, più di altre,
richiede interventi di sostegno perché
l’abilità derivata dalla consapevole
gestione, nelle persone fragili, della
loro interiorità, con il raccordo tra le
componenti riflessive ed emotive, fa-
vorisce le scelte strategiche, gli atteg-
giamenti e comportamenti adeguati
nei contesti organizzativi complessi, le
relazioni stabili e costruttive. Quando
la persona con accorta riflessività si
investe nella valutazione e gestione
delle emozioni positive, a fronte di
un riconoscimento dell’importanza
dell’autocontrollo dei propri impulsi
e delle emozioni spiacevoli, ne ricava
un dominio delle esperienze e delle
relazioni favorente la costruzione
dei propri obiettivi vitali. Ne deriva-
no quindi: sicurezza e fiducia interio-
re; tenuta agli stress e alle avversità;
una relativa libertà dalle situazioni
generatrici d’ansia con capacità di
prefigurazione di una diversa e più
positiva rappresentazione di sé.
l
La dimensione
dell’agency
chiude
l’indagine del
capitale delle risorse
individuali
. Gli avvii dei percorsi di
empowerment
individualizzati si reg-
gono sulle possibilità di cambiamento
delle persone e sul loro investimento di
apertura al futuro
tramite la ‘possibili-
tazione’
2
. Essenziale risulta l’impegno
ad attivare e sostenere la competenza
ad agire (“
agency
”). Non è possibile
pervenire ad un’attività lavorativa e
poterla perseguire a prescindere dalla
disposizione di adeguate capacità di
azione per le quali ci misuriamo con
il termine polisemico
agency
, inteso
prioritariamente come disposizione
mentale e strategica delle persone
all’azione finalizzata al raggiungi-
mento degli scopi
3
. Oltre alla dota-
zione di capacità decisionali ed or-
ganizzative si valutano le seguenti
abilità: saper integrare e potenziare le
proprie risorse e competenze; dispo-
nibilità a seguire percorsi orientativi,
di formazione di base o formazione
professionale (ri)qualificante; giungere
ad una domanda di lavoro sostenuti
dalla consapevolezza che le esperien-
ze frammentate e diversificate pos-
sono richiedere una ricomposizione
nella formazione; dimostrare capacità
di assumere iniziative autonome ed
operativamente efficaci, ciò a premes-
sa dell’esercizio di abilità gestionali e
operative.
VULNERABILITÀ,
SVANTAGGI LIEVI
E OCCUPABILITÀ:
L’OFFERTA INTEGRATA
DEI SERVIZI
La presa d’atto di una crescita di
vulnerabilità in segmenti significativi
di popolazione e la mutazione del fe-
nomeno
svantaggio
che si ri-connota
assumendo forme eterogenee e di
varia gravità (che spaziano dalla lievità
alla complessità fino alla più tipica,
ben connotata, marginalità sociale)
e la conseguente necessità di rispon-
dere con interventi interistituzionali
specifici ha indotto i Servizi sociali
ad utilizzare l’occasione offerta dalla
programmazione del Piano di Zona
provinciale (PdZ 2013-2015) per una
diversa, innovativa, impostazione delle
pratiche di supporto e per la costru-
zione di una struttura di connessione
tra le istanze sociali e quelle formati-
vo-lavorative-occupazionali.
Già da alcuni anni nel territorio
dell’Ambito 6.5 era stato avviato il Pro-
getto VAI (valorizzazione accoglien-
za integrata) che riuniva i servizi in
un protocollo operativo di rete per
sostenere scelte di vita appropriate
e responsabili tramite un modello
condiviso di accoglienza degli utenti