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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 47
sulenziali, orientativi e, tramite i centri
accreditati, formativi; tra questo grup-
po 450 persone sono state coinvolte in
processi di accompagnamento mirati di
potenziamento delle risorse e contrasto
della fragilità.
LA DEFINIZIONE DI
QUADRI TIPICI DI
FUNZIONAMENTO
Un
team
valutativo procede periodi-
camente alla ricognizione delle carat-
teristiche dello svantaggio correlate ai
livelli di occupabilità. La valutazione si
prefigge l’emersione delle tipicità ca-
ratterizzanti le categorie dello svantag-
gio, correlate al grado di rilevanza dello
stesso. La mission del servizio, partendo
dalla categorizzazione di tipologie d’u-
tenza omogenee per livelli di fragilità e
potenziale di occupabilità, mira ad una
risposta che rispetti le aspirazioni del
singolo entro un processo di sviluppo.
Le categorizzazioni per tipologie non si
prefiggono un etichettamento statico
delle condizioni di svantaggio rilevate
ma sono da intendersi come ‘
fotogra-
fie di stato
’ mutabili, perché soggette
ai processi evolutivi e trasformativi in-
terpretati dai beneficiari. Non esistono
infatti situazioni immutabili in quanto,
pur nei casi più complessi, si riscontrano
margini di sviluppo, ancorché slegati da
un’occupabilità perseguibile.
Si sono individuate 5 dimensioni ti-
pologiche dello svantaggio, correlati ai
trattamenti più consoni alle specificità:
VULNERABILITÀ TRANSITORIA
VULNERABILITÀ
SVANTAGGIO LIEVE
SVANTAGGIO COMPLESSO
SVANTAGGIO CONCLAMATO (Tab. 2) .
Tale categorizzazione, specie per le
condizioni di vulnerabilità, che presen-
tano caratteristiche di maggiore prossi-
mità all’occupabilità, non è immune dal
condizionamento dei fattori ambientali
e correlati al quadro socio-economico
che determina le mutate condizioni del
mercato del lavoro. Una lettura attenta,
precedente la progettazione dell’offerta,
delle potenzialità di sviluppo delle per-
sone agevola e rafforza qualitativamente
il lavoro sociale. Tale modello valutativo
è strettamente coniugato alla profes-
sionalità degli operatori, che si sentono
coadiuvati dagli indicatori di valutazione
predisposti e li possono funzionalmente
rapportare ai propri schemi valutativi. Gli
operatori attivi entro il sistema dedicato
agli adulti con difficoltà occupazionali,
utilizzano gli stessi ‘
indicatori bersaglio
di una specifica griglia di valutazione,
articolata in due passaggi valutativi e
predisposta all’individuazione dei profili
sopra illustrati, ricercandone l’omoge-
neità applicativa e concorrono così al
rafforzamento di un linguaggio e di una
cultura valutativa condivisa.
PRIMO PASSAGGIO
VALUTATIVO: FATTORI
COMUNI DI FRAGILITÀ
Il primo passaggio valutativo della
griglia opera una ricognizione di ‘
fatto-
ri comuni di fragilità
’, fondati su dati “di
stato” oggettivi della persona e sulla
sua storia formativo-lavorativa: l’età;
l’istruzione; la formazione extrasco-
lastica; lo stato di povertà; il contesto
familiare; le reti socio relazionali; la
presenza di carichi di cura familiari;
lo stato di salute; il periodo di disoc-
cupazione; l’omogeneità e longevità
delle esperienze lavorative (facilitanti
la professionalizzazione); la disponibi-
lità oraria al lavoro; l’autonomia nella
mobilità; le competenze linguistiche;
le competenze informatiche e infine
la cura di sé.
La lettura di questi fattori permette
una riflessione sulle dotazioni funzio-
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