QUADERNO 47 - page 49

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ORIENTAMENTO FORMAZIONE E LAVORO
promessa e con una scarsa conoscenza
di sé e degli obiettivi a cui rivolgersi, ten-
dono ad operare scelte con criteri inop-
portuni e disfunzionali ai risultati (
inco-
stanza, incoerenza dei comportamenti,
tendenza a ripetere azioni fallimentari,
inadeguata valutazione delle decisioni
strategiche, inclinazione all’impulsività
e carente esercizio della riflessività, ten-
denza presente o passata ad agire senza
consultazioni,…
) venendosi a trovare in
una situazione esistenziale difficile che
comporta la ricerca d’aiuto ai Servizi
Sociali. La fascia d’età maggiormente
coinvolta in questi problemi spazia dai
30 ai 40 anni. Essendo debole, in questo
profilo, la capacità di modificare autono-
mamente la propria situazione, queste
persone vivono nell’incertezza, perce-
piscono di avere delle risorse ma non
riescono ad individuarle con chiarezza
ed organizzarle a loro vantaggio. Dopo i
40 anni queste problematiche tendono
a radicarsi e l’azione d’aiuto diviene più
complessa.
STRANIERI CON DIFFICOLTÀ DI
INTEGRAZIONE
Possono pure individuarsi nel più
generale profilo di
svantaggio lieve
condizioni di uomini e donne stranieri
(generalmente tra i 30 e i 45 anni), che
denotano alcune, leggere, difficoltà di
socializzazione, competenze linguistiche
ritenute insufficienti alle esigenze azien-
dali e soprattutto livelli di istruzione e
di formazione inadeguati al MdL attuale
perché non accompagnati da compe-
tenze specifiche. Nel periodo immedia-
tamente successivo all’inizio della crisi
che ha investito pesantemente le azien-
de del territorio provinciale (metalmec-
caniche, stamperie di materie plastiche,
aziende del mobile,…) sono fuoriusciti
dai circuiti occupazionali molti stranieri
con queste caratteristiche, senza più
rientrarvi. Le carenze sono situate su
alcuni assi principali: debole autonomia
(personale ed economica) ad investire
in apprendimenti generali e specifici
rivolti alle nuove, superiori, competenze
PROFILI DELLO
SVANTAGGIO LIEVE
Lo
svantaggio lieve
è il profilo a cui è
afferibile la maggior parte dell’utenza
seguita da Orienta Lavoro negli ultimi
anni; ciò non è in corrispondenza all’en-
tità dell’utenza seguita dalle politiche
sociali dell’Ambito 6.5 ma piuttosto
ad una scelta organizzativa compiuta
alcuni anni fa guidata dall’esigenza di
sostenere processi di autonomizzazio-
ne, a contrasto di possibili derive assi-
stenzialistiche e di acutizzazione delle
fragilità, nelle persone aventi i requisiti
a tali processi. Illustriamo di seguito le
quattro condizioni più diffuse seguite
dal Servizio attinenti al profilo, sottoli-
neando che ad ogni condizione corri-
spondono situazioni di minore o mag-
giore gravità che determinano la durata
complessiva degli accompagnamenti
offerti. Le condizioni più diffuse su cui
si è intervenuto riguardano: adulti con
maturità deboli, stranieri con difficoltà
di integrazione, soggetti over 50 con
bassi livelli di istruzione, giovani adulti
con difficoltà relazionali. Per affrontare
queste ben connotabili condizioni di
disagio si è intervenuti con azioni di
self empowerment
, formazione profes-
sionale, orientamento e borse sociali
formative (tirocini sull’asse sociale); è
interessante notare come tali diverse
condizioni talvolta si intrecciano nelle
componenti ‘
bassa istruzione – forma-
zione’ e ‘debole autostima – assertività’
.
ADULTITÀ FRAGILI
Questa condizione inseribile nello
svantaggio lieve
(con forme più o me-
no gravi) è generalmente determinata
da una generale difficoltà personale ad
esprimere compiutamente le responsa-
bilità adulte che si ripercuotono negati-
vamente nelle dimensioni formative e
lavorative. Le persone conosciute, ge-
neralmente connotabili come insuffi-
cientemente consapevoli delle proprie
risorse, con un’autostima bassa o com-
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