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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 47
comportano diversi percorsi e destini
personali. Basandoci sulla cultura del
servizio sociale e dell’accompagna-
mento degli adulti fragili, ci siamo
addentrati in un’analisi multidimensio-
nale dei requisiti richiesti dal MdL lo-
cale, rivolta alle specificità delle com-
petenze trasversali che precedono e
sostengono le abilità, conoscenze e
dotazioni professionali demandabili
al sistema della formazione lavorativa
professionale.
L’analisi dei requisiti ci ha condotti
all’individuazione di fattori determi-
nanti lo svantaggio sociale adulto ed
abbiamo riscontrato che
la volontà
è
parte importante ma non sufficiente
nel novero delle componenti da ri-at-
tivare e potenziare per la costruzione
dei requisiti al lavoro. I fattori di occu-
pabilità sono molteplici e complessi
perché correlati a parimenti comples-
se origini della fragilità.
È la dimensione della
possibilità
reale di uno sviluppo
che, prioritaria-
mente, va indagata, approfondita e
innescata nelle premesse del lavoro
con i soggetti deboli; questo corre-
lando la buona prassi alla sostenibilità
individuale del processo.
Il MdL attuale ricerca autonomie
complesse anche nei lavori semplici
(
dinamicità, flessibilità, sufficiente elo-
quio in condizioni di lavoro di gruppo,
autonomia di giudizio e d’azione, rifles-
sività, riconoscimento dei feedback, abi-
lità negoziali, decisionali, organizzative
e di programmazione
) che il soggetto
lavoratore deve sostenere per reggere
la sfida.
Per ‘
possibilità
’ intendiamo sia la di-
sposizione o acquisibilità delle com-
petenze trasversali e tecnico-profes-
sionali che attengono all’esercizio di
un lavoro e all’adattamento all’am-
biente che lo regola, sia la condizione
proattiva iniziale in cui la persona può
prefigurarsi delle opzioni (delle pos-
sibilità) che aprano a scenari auspi-
cati e motivanti il suo processo volto
all’obiettivo.
LE CONDIZIONI DI
SVANTAGGIO SOCIALE
ADULTO
In questi anni di impegno rivolto al
potenziamento delle risorse personali
delle fasce deboli, abbiamo riscontrato
essere generale condizione, ricondu-
cibile alla debolezza delle persone da
noi incontrate, la fragilità del processo
di autonomizzazione individuale. So-
prattutto nella fascia d’età dai 25 ai 45
anni, in cui viene a collocarsi la maggior
parte delle persone da noi seguite nel
tempo, abbiamo raccolto testimonian-
ze costanti di disagio connesso, sia ad
una limitazione del proprio personale
potere d’azione (
agency
debole), sia ad
una dolorosa e perdurante sensazione
di incompiutezza che le persone ci tra-
smettono quando provano a descrivere
il mancato raggiungimento delle pro-
prie aspirazioni.
Più specificamente riscontriamo es-
sere condizioni originanti le problema-
ticità, sia pur con diversi livelli di gravità:
condizioni di basso livello culturale e
difficoltà di integrazione sociale; caren-
ze dell’autostima e dell’assertività che
inibiscono le relazioni e le scelte adulte;
stati di precarietà personali legati ad una
mancata risoluzione di conflitti interiori;
debole maturazione di responsabilità
adulte connessa a modalità di scelta
incoerenti che possono condizionare
l’esistenza; carenze cognitivo-intellettive
(non certificate o non certificabili per la
moderata gravità) che limitano l’acqui-
sizione di competenze complesse in
ordine all’occupabilità.
Tali elementi costitutivi di una con-
dizione di svantaggio si correlano non
di rado a più stati di difficoltà persona-
li ed esistenziali, quali le condizioni di
madri sole con figli piccoli, quella degli
stranieri gravati da scarsa integrazio-
ne e carenti padronanze linguistiche,
quella delle persone dotate di percorsi
d’istruzione carenti, assenti o precoce-
mente interrotti che non hanno recepito
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