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COSTRUIRE UN MODELLO E PRATICHE D’INTERVENTO PER AZIONI
DI SUPPORTO ALLE RETI LOCALI DI ORIENTAMENTO
3. IL MONITORAGGIO DEI SERVIZI DI ORIENTAMENTO
ANALISI DEI BISOGNI
All’interno del progetto ASSIS.T., il terzo gruppo di lavoro, promosso dalla Regione Friuli Venezia
Giulia, dalla Regione Piemonte e dalla Regione Lazio, si è dedicato all’’analisi e all’implementazione
dei dispositivi di monitoraggio e valutazione dei sistemi regionali di orientamento.
Gli enti promotori hanno infatti condiviso l’opportunità di sperimentare dispositivi su uno degli
aspetti fondamentali della governance dei sistemi regionali di orientamento. In particolare, la
sperimentazione rispondeva all’esigenza di un confronto su strumenti e metodi per il monito-
raggio e la valutazione dei servizi orientativi, in grado di alimentare, con dati condivisi su scala
inter-regionale, i processi di programmazione.
RISULTATI ATTESI
L’Azione 3 ha preso lemosse da una ricognizione inmerito ai dispositivi di monitoraggio e valutazione
in uso presso la Regione Piemonte e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, per sperimentare
interventi di orientamento alle professioni in contesti diversi. In particolare, il gruppo di lavoro si
proponeva di realizzare:
• Analisi di due casi regionali (Piemonte e Friuli Venezia Giulia) in materia di monitoraggio e
valutazione.
• Definizione di un format condiviso (set di indicatori per il monitoraggio e individuazione dei
diversi tipi di valutazione).
• Sperimentazione del dispositivo di monitoraggio della Regione Friuli Venezia Giulia su
interventi di orientamento alle professioni realizzati in Regione Piemonte.
• Realizzazione e monitoraggio di azioni di informazione e orientamento alle professioni con
il metodo S.Or. Prendo
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(in Piemonte e Lazio).
IL PERCORSO E LE ATTIVITÀ REALIZZATE
Il processo di lavoro si è sviluppato attraverso le seguenti fasi:
PRIMA FASE
E’ stata avviata un’analisi di dettaglio dei sistemi di monitoraggio del Piemonte e del Friuli Venezia
Giulia utilizzando una griglia di analisi capace di mettere in rilievo le differenze e gli elementi in
comune. L’analisi ha evidenziato importanti differenze e specificità nei due sistemi regionali, ma
anche importanti punti di convergenza e complementarietà. Mediante l’analisi delle normative di
riferimento sono stati evidenziati i diversi tratti organizzativi ed istituzionali dei due sistemi regionali
di orientamento. Tratti che inevitabilmente influenzano anche i dispositivi di monitoraggio e valu-
tazione. Particolare attenzione è stata dedicata all’analisi e alla descrizione dei sistemi informativi
in uso presso i due contesti. Tali esiti sono stati esaminati durante il focus group interregionale
specificatamente strutturato per permettere il confronto e condividere i dati raccolti sui diversi
sistemi di monitoraggio.
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