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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 45
senso devono essere meglio analizzati,
stime recenti indicano che macchine
con algoritmi sofisticati potrebbero
sostituire fino a 140 milioni di lavora-
tori della conoscenza oggi attivi nel
mondo”
[Frey e Osborne].
l
Da ultimo lo
sviluppo della robotica
rende le innovazioni sopra descritte sfrut-
tabili anche fisicamente e manualmen-
te. “
Con sensori avanzati, capacità di
elaborazione moltiplicata e algoritmi
sofisticati i robot sono capaci di pro-
durre con maggior velocità, qualità e
affidabilità dei lavoratori oggi occupati”
[Frey e Osborne].
IL FUTURO DEL LAVORO
E LE CONSEGUENZe
SOCIALI
Nei paesi sviluppati le dinamiche del
lavoro sono già sottoposte a fortissime
pressioni soprattutto per l’integrazione di
nuove, grandi economie a basso costo del
lavoro nell’offerta globale di beni e servizi,
con conseguenze negative sull’occupazio-
ne e sui salari.
L’offerta di lavoro, nel mondo, si è quasi
quintuplicata in tempi rapidissimi, senza
che sia minimamente possibile una pari
crescita della domanda per ragioni di sa-
turazione socio culturale e, soprattutto, di
eco-sostenibilità.
Quali scenari la tecnologia apre per il
lavoro, in questo contesto?
Brynjolfsson e McAfee sottolineano co-
me anche questa “seconda età delle mac-
chine”, così come tutte le precedenti gran-
di discontinuità tecnologiche, genererà
effetti contrastanti:
abbondanza
da un lato,
per i rilevanti e continui aumenti di produt-
tività e per le nuove attività e servizi, forieri
di nuove opportunità di lavoro, ma anche
perdita di lavoro
in molte attività, sostituito
dalle macchine e, anche,
aumento delle
differenze sociali
per una accelerazione
della polarizzazione economica e sociale
tra occupazioni creative, ricercate e ben
remunerate e crescente disoccupazione,
sottoccupazione e precarietà, individuabile
già oggi, ma molto ampliata dai nuovi con-
testi lavorativi generati dall’automazione,
uniti alle dinamiche della globalizzazione.
Nel già citato“
The future of Employment
”,
Frey e Osborne analizzano, con riferimen-
to alla società e all’economia degli USA, gli
effetti di questa nuova ondata di automa-
zione.
Essi partono dalla distribuzione delle atti-
vità lavorative nel 2010, divise tra creative/
di responsabilità (33%), di medio contenuto
decisionale (19%) e routinarie (47%).
Essi calcolano e stimano la probabili-
tà di automazione per ciascuna di esse,
giungendo alla conclusione che quelle di
routine
hanno alta probabilità di essere
svolte da macchine/computer in un futuro
prossimo: tra esse, gran parte dei servizi,
delle attività di vendita e correlate alla ven-
dita, le attività amministrative, le attività
produttive e quelle dei trasporti.
Quelle di
medio contenuto decisionale
avrebbero una discreta probabilità di essere
automatizzate.