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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 45
automatizzata, liberata dalla necessità di
lavorare e ad alto valore sociale.
Nuove tecnologie ed evoluzioni socia-
li popolano la visione: Stampanti 3D per
fornire a livello domestico tutto ciò che
serve (al solo costo delle materie prime);
una“Internet delle cose”, con accesso facile
e quasi senza costo ai beni; una “Sharing
economy”, con la condivisione di beni e
servizi; l’educazione on line, per avere ac-
cesso alle migliori didattiche disponibili;
l’intelligenza artificiale con la quale le mac-
chine sostituiranno quasi tutte le attività
umane e, infine, una diffusa distribuzione
di energie alternative disponibili a tutti. Un
mondo dove le logiche del capitalismo
sfumeranno gradualmente fino a diventare
marginali. Un mondo di abbondanza, dove
gli individui possano realizzarsi inmodo più
pieno di oggi senza l’assillo dell’approvvi-
gionamento di beni materiali necessari e
senza più fatica e sudore per questo. La
realizzazione verrà dalla dimensione so-
ciale e non più da quella materiale. Libera
dall’esigenza di guadagnarsi da vivere la
gente potrà dedicarsi alle attività e ai va-
lori che veramente contano: relazionarsi e
collaborare con altra gente.
Prevarrà l’abbondanza o l’aumento delle
differenze sociali e la precarietà?
Questo
dipenderà molto da come la società e la
politica che la guida sapranno governare
le dinamiche emergenti, orientandole ad
aumentare l’abbondanza e a ridurre i di-
sagi sociali. E la storia offre molti esempi
delle lentezze dei governi di tutti i paesi
del mondo, nel far maturare i benefici delle
nuove tecnologie, per resistenza e difesa
dell’esistente.
CONSIDERAZIONI E
RACCOMANDAZIONI
Sono emerse importanti considerazioni
e interessanti raccomandazioni per un go-
verno positivo e costruttivo di questi sce-
nari, verso un mondo migliore dell’attuale.
La prima, unanime considerazione è il
ruolo decisivo dell’
educazione
e dell’
istru-
zione
. È storicamente dimostrato, almeno
negli U.S.A., che la qualità dell’istruzione è
proporzionale alla creazione e alla diffusio-
ne del benessere (trend, infatti e purtroppo,
indebolitosi, nelle ultime decadi, mentre
sta diventando il motore di sviluppo delle
nuove economie). Questo sarà sempre più
vero: la capacità di seguire l’evoluzione
tecnologica, di contribuire alle sue inno-
vazioni, di sviluppare attività di contorno
e servizi attorno ad essa, richiederà saperi
sempre maggiori e sempre nuovi.
Le ragioni diventano sempre più strin-
genti ed urgenti se si considera che i trend
esposti, ed in particolare, l’esigenza cre-
scente di professionalità e conoscenze
sono già in atto da tempo. L’Economist
riporta il grafico a fianco che illustra come,
negli ultimi 20 anni, l’occupazione si sia
ridotta nelle attività a medio contenuto
professionale in tutti i paesi occidenta-
li e sia rimasta al palo in quelle a basso
contenuto, laddove solo attività ad alto
contenuto professionale hanno visto un
aumento occupazionale. L’Italia, addirittu-
ra, presenta un calo anche nelle attività a
basso contenuto professionale, imputabile
all’alta percentuale di queste attività nel
nostro paese fino agli anni ’90, sostenuta