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PROFILO DELL’INCISORE VIRGILIO TRAMONTIN
Virgilio Tramontin nasce nel 1908 a San Vito al Tagliamento e la prima gio-
ventù si svolge tra Roma (dove la famiglia fugge, dopo Caporetto), di nuo-
vo a San Vito e poi a Pola, alla Scuola Ufficiali.
Nel 1931 si trasferisce a Venezia dove frequenta l’Accademia e conosce il
pittore Virgilio Guidi. Ma la passione disegnativa nasce frequentando lo
studio degli incisori Brugnoli e Giuliani, passione che darà impronta a tut-
ta la sua produzione, pur dedicandosi anche alla pittura e all’affresco su te-
matiche religiose.
Dal 1932 partecipa alla vita culturale in Friuli e a Venezia, dove viene am-
messo alle Biennali internazionali nel 1938, 1940 e 1942.
Verso la fine della guerra incontra Pier Paolo Pasolini, Federico De Rosso e
Nico Naldini, con cui collabora alla
Academiuta di lenga furlana
e alla pub-
blicazione dello
Stroligut
.
Negli anni ’50 tiene contatti con gli incisori Marangoni e Wolf, e promuove
con Giorgio Trentin l’Associazione Incisori Veneti, con la quale opera co-
stantemente per oltre un decennio.
Per la sua fama di prezioso incisore, anche nel campo degli ex libris, viene
intensamente chiamato ad esporre in Italia, e sono numerosissime le sue
mostre personali e la partecipazione a quelle collettive all’estero: Amster-
dam, Anversa, Vienna, Como, Bled, Lubiana, Tokyo, Mosca, Leningrado,
Parigi, Tolosa, Bordeaux, Marsiglia, Grenoble, Berlino, Strasburgo, Barcel-
lona, Oslo, Varsavia, Budapest, Rabat, Casablanca.
Sue opere sono conservate in Musei, Gallerie, Università, Centri calcografi-
ci, Accademie: a Bruxelles, Stoccolma, Roma, Venezia, Milano, Asti, Cre-
mona, Udine, Pordenone.
Sull’opera di Virgilio Tramontin hanno scritto molti acuti osservatori del
nord-est (critici, scrittori, poeti), da Arturo Manzano a Giorgio Trentin, da
Ettore Cozzani a Carlo Mutinelli, da Elio Bartolini a Novella Cantarutti, da
Giancarlo Pauletto a Giulio Montenero. Ma serve qui riportare un pensiero
che Pasolini scrisse nel lontano 1943 in occasione di una mostra dell’amico:
“Virgilio Tramontin, incisore, si presenta qui, forse, come la personalità più
sicura e lineare. Non si potrà ricercare giustificatamente in questo buon nu-
mero di acqueforti, una preoccupazione lirico-deformatrice che possa far ri-
cordare i nomi più impegnati dei nostri incisori (Bartolini, Morandi): la sua
arte, sviluppatasi e maturatasi in provincia, lontana benché cosciente, di
certi problemi che assillano sempre le nostre odierne arti figurative, sembra
ricercare i propri motivi poetici in una casta saggezza di visione. I ‘luoghi’
tramontiniani conservano tutti i loro dati naturali (e parleremo a lungo del-
le dolci terre dove il ruvido Friuli si ingentilisce nella Venezia) e la sua tra-
sfigurazione è molto interna, affettuosa, scoperta.”
Nel 2002, all’età di 94 anni, Virgilio Tramontin muore, nella serenità del
paese natale.
Riccardo Toffoletti
Si ringrazia la Stamperia d’Arte Albicocco di Udine per aver concesso la riprodu-
zione delle opere pubblicate in questo numero del periodico: tutte acqueforti ese-
guite fra il 1983 e il 1993.
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