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La nostra cultura, afferma
Claudio Na-
ranjo,
insegna l’antagonismo e la compe-
tizione invece del piacere e ancor di più
dell’ascolto degli impulsi naturali. Non si
potrà avere una nuova educazione senza
formare educatori capaci di sviluppare le
competenze esistenziali
.
PamelaFiliberto
sviluppando il concetto
di Brain-based Learning (BBL), osserva che
ogni insegnante saràmaggiormente ingrado
di catturare e ottenere l’attenzione dei suoi
studenti se riuscirà ad agganciarne la sfera
emotiva, conmetodi stimolanti enon intrusivi.
L’intelligenza emotiva, osserva
Carla Di
Bert,
sta alla base sia di una maggiore con-
sapevolezza di sé e delle proprie dinamiche
emotive, sia di quelle che dettano i compor-
tamenti altrui e dunque dovrebbe essere
sviluppata e favorita dai progetti scolastici.
Per i giovani che frequentano la scuola-
ospedale, scrive
Alessandra Merighi
, si
preparano piani didattici personalizzati,
che tengano conto dei loro bisogni forma-
tivi e delle discipline considerate prioritarie
dalle scuole di appartenenza.
La letteratura psicosociale, scrive
Guido
Sarchielli
, ha messo in evidenza l’impor-
tanza degli atteggiamenti, delle motivazio-
ni e delle strategie della persona volti ad
affrontare attivamente le opportunità e i
vincoli presenti nel mercato occupazionale
e nei contesti organizzativi.
Dobbiamo investire, rapidamente ed
estensivamente, in una prospettiva edu-
cativa che dia il giusto spazio alle filosofie
e alle etiche ambientali ed ecologiche.
Solo così, sostiene
Marco Cantalupi,
sarà
possibile impostare un serio, sistematico
e partecipato lavoro di avvicinamento alla
prospettiva della “cura della casa comune”.
In momenti di crisi economica, come
questi, si può essere tentati dalle sirene
delle offerte di lavoro.
Eva Pertoldi
ana-
lizza il
Network Marketing
, soffermandosi
sulle risorse personali e le competenze che
il giovane deve possedere.
Ivan Marco Blasutig
prosegue la sua
collaborazione con la rivista, proponendo
le sue strisce a fumetti nella “
Campanella
”,
la rubrica che annota le sue osservazioni
scolastiche, questa volta commentate as-
sieme a
Silvio Bagnariol
.
Ringraziamo e salutiamo calorosamente
Tiziana Zanella
, presente in redazione
fin dal primo numero e
Gabriella Ales-
sandri
che lasciano il servizio. Al loro po-
sto entrano
Chiara Busato
e
Francesca
Saffi
alle quali auguriamo un proficuo e
piacevole lavoro.
“Quaderni di Orientamen-
to” ha raggiunto ‘quota’ 50
e crediamo si tratti di un
importante traguardo per
una pubblicazione curata
da un servizio pubblico.
Questo strumento ha segui-
to l’evoluzione del servizio
di orientamento del FVG e,
contestualmente, ha cer-
cato di documentare l’evo-
luzione del concetto stesso
di orientamento. Gli autori
ed i collaboratori sono per-
sone autorevoli, impegnate
nei settori dell’educazione,
dell’università, della scuola,
del lavoro.
In questi anni, la rivista ha
contribuito alla costruzione
di reti tra gli esperti e le per-
sone interessate alla mate-
ria ed ha favorito il processo
di integrazione tra i sistemi.
Nelle sue pagine, ha garan-
tito uno spazio di riflessione
e di espressione di idee ed
esperienze, di scambio di
buone pratiche, per tutto il
mondo dell’orientamento.
Editoriale
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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