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PROLOGO
Klainscek ad affiancare sempre Spanò.
Attualmente riunisce una quarantina
di artisti del territorio, ma grazie alla
sua attività si relaziona con molti altri
autori, con altre associazioni e galle-
rie sia in ambito nazionale che mitte-
leuropeo, avendo creato, nel tempo,
una rete di esperienze e di supporti
intorno a sé. Anche con le altre realtà
cittadine l’associazione intreccia rap-
porti di collaborazione e scambi di
idee per implementare e accrescere
le iniziative culturali goriziane.
Prologo è anche punto di scambio
di capacità tecniche fra artisti, è quasi
più una “corporazione di mestiere”, a
detta degli stessi associati, dove per-
sone capaci e con una propria strada
avviata possono trovare sponda per
risolvere problemi specifici nel campo
tecnico. La collaborazione ad ogni li-
vello, in ogni direzione è solitamente
assicurata, forse anche necessaria a
livello etico, fondativo dell’associa-
zione stessa.
Il suo impegno principale si concen-
tra in ogni caso nell’organizzazione di
eventi artistici e culturali di cui cura
anche l’ideazione. E sono proprio le
idee quelle che distinguono l’attività
e pure l’identità di Prologo che sin
dall’inizio ha voluto caratterizzare le
sue iniziative espositive attraverso la
scelta di un tema: un tema che po-
tesse aggiungere novità all’attività di
ricerca normalmente svolta da ogni
artista, suggerendogli spunti di rifles-
sione che magari prima di allora non
si era posto e che forse senza quell’oc-
casione non avrebbe mai neppure
avvicinato. Temi quali “vertigine del
sacro”, “profezie”, oppure figure, per-
sone emblematiche come quelle del
filosofo, poeta e pittore Carlo Michel-
staedter o dell’attrice Nora Gregor.
Nello specifico dell’attività esposi-
tiva dell’associazione parleremo più
approfonditamente nel prossimo qua-
derno, dove si darà riscontro concre-
to e diretto all’inclinazione di questo
gruppo di artisti verso il dialogo e lo
scambio di conoscenze e punti di vista
tra artista e artista, tra artisti e poeti,
tra artisti e critici, tutti chiamati sem-
pre a esprimersi liberamente, sempre
nella ricerca di una voce diversa, di
una voce dell’altro, oggi come ieri,
come si spera possa essere anche in
futuro e sempre.
Franca Marri
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