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SPAZIO APERTO
NOTE
1
Barry Commoner, professore di bo-
tanica, celebre per il suo “Il cerchio da
chiudere”del 1970, finì sulla copertina del
Time quale leader dell’allora“emergente
scienza della sopravvivenza”. Candidato
alle elezioni presidenziali del 1980 per
il Citizen Party, attirò lo 0,3% dei voti.
2
I cambiamenti climatici, avvertono
Carraro – Mazzai (2017), non sono un
problema ambientale, né un problema
lontano nel tempo o che riguarda solo i
Paesi più vulnerabili. Sono un problema
economico tra i più importanti e urgen-
ti da risolvere. Naturalmente, bisogna
aggiungere, si tratta di verificare se, tra
gli altri, abbiamo gli strumenti di teoria
economica adeguati per affrontarlo.
3
Per Nelson (1979) la pretesa di poter
affrontare i problemi ambientali su scala
globale è mal fondata. I problemi am-
bientali possono essere affrontati solo
localmente, non globalmente.
4
Adesempio, nelmercatodelleemissioni
si ricorre a delle equivalenze, scientifi-
camente assai dubbie, tra i diversi gas
serra: questi rapporti numerici vengono
peraltro ampiamente rivisti.
5
Per le prime, funzionalmente consi-
derate all’interno della Green Growth
dell’Ocse, si può vedere Oecd (2011).
6
Come argomentato da Lohman, al-
lorché si privilegia il quantum dei tagli
di emissione rispetto alle sue modalità,
implicitamente si finisce per sorvolare
sulla tecnologia: i tagli in una fabbrica X
potrebbero essere il risultato di innova-
zioni energy-saving o di riorganizzazioni
dei processi di lavoro forieri di ulteriori
tagli, mentre quelli nella fabbrica Y di
miglioramenti incrementali possibili già
molto tempo addietro e senza ulteriori
prospettive.
7
Alimentata peraltro da cospicui so-
stegni finanziari e di lobbying, come
documenta Brulle (2013).
8
Mirowski P. , Walker J. , Abboud A.,
(2013), Beyond denial: neoliberalism,
climate change and the left, Overland
(210).
9
Dopo aver toccato un punto di mi-
nimo nel 2013, attualmente il prezzo è
inferiore ai 5$ alla tonnellata. Per un utile
approfondimento su questi strumenti
finanziari e il loro sviluppo, sulle iniziative
carbon pricing nazionali, regionali e
delle corporation, World Bank Group
(2016) State andTrends of Carbon Pricing,
Washington.
10
L’indagine internazionale PISA, coor-
dinata dall’Oecd annovera, tra le proprie
finalità, quella di migliorare le politiche
educative rispetto agli obiettivi di effica-
cia ed efficienza. Si tratta di un raffinato
sistema di valutazione delle prestazioni
scolastiche di ragazzi e ragazze di 15 anni
d’età, finalizzato a testare tre ambiti di
competenze: di lettura, matematiche e
scientifiche.
11
Inquinamento atmosferico, scarsità
energetiche, estinzione di specie vegetali
e animali, deforestazione per altri usi,
scarsità idrica, scorie radioattive.
12
Effetto serra, uso di organismi ge-
neticamente modificati, piogge acide,
scorie radioattive, conseguenze della
deforestazione per uso agricolo.
13
Oecd (2009) Green at fifteen, Paris
14
I valori riportati si riferiscono sempre
alla media Ocse.
15
Significativo che la media degli stu-
denti consapevoli delle piogge acide e
degli effetti serra fosse inferiore a quella
della deforestazione.
16
Tra gli innumerevoli libri e saggi, ri-
mandiamo a quelli di Sergio Bartolomei,
Eugene Hardgrove, Serenella Iovino.
Assai utile per orientarsi nell’amplissimo
panorama è il volume“Etichedell’Ambien-
te”, proposto da IRENE (Interdisciplinary
researches on ethics and natural envi-
ronment) e curato da Matteo Andreozzi.