QUADERNO 47 - page 77

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SPAZIO APERTO
Si propone l’
esercizio dei colori:
visua-
lizzazione guidata veicolata dal respiro.
Questa tecnica è consigliata in caso
di tensione all’interno dell’ambiente
scolastico, ad esempio prima di una ve-
rifica, con l’obiettivo di perseguire una
migliore prestazione.
Viene proposto un esercizio per rivi-
talizzare, potenziare il senso della vista:
si sottolinea l’importanza dell’osserva-
zione del particolare, tramite l’utilizzo
di immagini/cartoline/quadri d’autore
da descrivere. Viene spiegato che il no-
stro cervello percepisce tutto ciò che ci
circonda e che tutto viene registrato.
La cosa principale è, quindi, attivare la
nostra consapevolezza in questo sen-
so, abituandoci ad essere più presenti
anche durante le nostre attività sco-
lastiche e a registrare maggiormente
quanto accade intorno a noi miglio-
rando, di conseguenza, le nostre pre-
stazioni. Se durante l’apprendimento
intervengono più organi di senso, in
situazioni piacevoli/di gioco, verrà atti-
vata maggiormente la nostra memoria
a lungo termine.
Quando i ragazzi portano la loro at-
tenzione a “qualcosa” in particolare e
sono presenti nel Qui e Ora, interrom-
pono momentaneamente il flusso dei
loro pensieri e si allontanano da quelli
ricorrenti.
In seguito, si discute sulle differenze di
percezione/sensazione tra l’osservazio-
ne di un’immagine rispetto ad un’altra.
Attraverso queste riflessioni si attivano
meccanismi di scelta più rispettosi delle
proprie percezioni ed attitudini, anche
in campo scolastico.
La rivitalizzazione
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e l’uso consapevo-
le dei sensi risultano decisamente im-
portanti anche nella scelta della scuola
secondaria di secondo grado. Secondo
la Nutripuntura avere l’idea è in connes-
sione con l’olfatto, e vedere con i propri
occhi dove e cosa fare in un futuro più
lontano con la vista. Oltre a rivitalizzare
l’olfatto con “
il gioco delle essenze
”, i ra-
gazzi hanno interrotto il flusso continuo
dei loro pensieri (interruzione del flusso
= rigenerazione), hanno dato tregua alla
loro mente, che per un attimo è stata ta-
citata, hanno dato spazio al loro sentire,
al loro “essere” e non per ultimo hanno
operato una scelta.
L’esperienza si conclude con una
ta-
vola rotonda
dove vengono osservati
e ridiscussi i temi trattati e viene con-
segnata una scheda con un riepilogo
degli esercizi proposti (esercizio/finalità/
difficoltà incontrate/benefici ottenuti).
La comunicazione tra coetanei ha
avuto giovamento; si è sviluppata la
loro capacità di osservazione, ascolto
e soprattutto rispetto reciproco.
Sicuramente i partecipanti si sono
soffermati su loro stessi, hanno impa-
rato ad ascoltarsi o comunque a dare
ascolto alla loro parte interiore (
pancia
= nostro cervello emozionale), a rico-
noscere le espressioni del corpo, delle
emozioni e della mente e talvolta come
esse interagiscono.
I ragazzi hanno compreso l’importan-
za dell’utilizzo dei sensi per effettuare
una scelta, non in automatismo o per
imitazione. Alcuni, sottolineano il loro
miglioramento in ambito scolastico, altri
in ambito relazionale.
BEN-ESSERE TRA I
BANCHI
Queste metodologie, pensate prima-
riamente per attività di tipo laboratoriale,
hanno la loro valenza anche all’interno
delle singole discipline e possono essere
inserite dai docenti, durante le lezioni
curricolari, qualora la situazione contin-
gente lo richieda.
Ad esempio con alunni apparente-
mente “assenti”, svogliati e poco dispo-
nibili a lavorare, possono essere proposte
l’osservazione della postura (l’importanza
della postura, della presenza e del qui e
ora), l’utilizzo di affermazioni sull’identità,
sullo spazio e sul tempo, in modo che i
ragazzi possano riattivarsi da un punto di
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