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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 47
Di seguito, vengono presentati gli
elementi che costituiscono il percorso
laboratoriale:
Presenza nel Qui ed Ora
Si può partire con la “presenza nel
Qui e Ora”, data per scontata da parte
di molti adulti, ma per niente semplice
da mettere in pratica costantemente.
Questo stato di consapevolezza, ri-
spetto al proprio sé, una osservazione
costante senza giudizio, l’integrazione
delle nostre emozioni e dei nostri pen-
sieri nel nostro corpo, uniti ad un respiro
regolare e consapevole, costituiscono
tutto ciò a cui un essere umano può
aspirare per trovare il suo centro ed
esprimere se stesso.
Chi sono Io?
Potrebbe apparire un po’ azzardato
partire con ragazzi così giovani e porli
davanti a questa domanda, ma credo
che ciò non solo sia utile ma obbligato-
rio. È fondamentale dar loro la possibili-
tà di crearsi un centro stabile all’interno
di se stessi, per far fronte all’instabilità
che li circonda: incertezza affettiva, re-
lazionale, lavorativa, ideale. In poche
parole il vuoto.
Diventa assolutamente necessario
sganciarsi dall’idea del proprio “ruolo” e
soffermarsi maggiormente sulla propria
dimensione interiore, in vista della co-
struzione del sé, per fondare il proprio
radicamento su un terreno stabile e
conosciuto su cui potersi esprimere
con autenticità. Solo così potranno ma-
turare una scelta consapevole rispetto
al proprio vivere.
Un secondo passo, che concorre alla
costruzione dell’identità del sé, consiste
nel dare ampio spazio alle emozioni e
al corpo, oltre che ai pensieri, sempre
al centro dell’attività didattica. Il corpo,
meccanismo di per sé perfetto, ci co-
munica costantemente lo stato delle
cose e i propri bisogni e, se sappiamo
ascoltarlo nella sua totalità, è una
gui-
da
esemplare a tutte le nostre scelte.
Per imparare ad ascoltarlo, dobbiamo
passare attraverso la respirazione con-
sapevole, che ci permette di entrare
in contatto profondo con esso, con-
temporaneamente sia dall’interno che
dall’esterno. Ulteriori passi verso la co-
scienza di sé implicano l’affermazione
del proprio nome, l’osservazione delle
proprie reazioni e il riconoscimento dei
propri limiti, sempre con una presen-
za costante e contemporanea nel cor-
po (respiro), emozioni (sensi) e mente
(pensieri).
Prestare attenzione consapevole
Prestare attenzione a qualcosa inmodo
consapevole (e intanto essere nel pro-
prio respiro, nella percezione dei propri
sensi, nella presenza costante) produce
energia nuova, sia quantitativamente
che qualitativamente superiore e si co-
struiscono nuove reti neuronali. Tutto
ciò, che appare un esercizio da niente,
produce oltre che all’energia rinnovata,
un distacco dai problemi, una sorta di
felicità, rilassamento e lo scioglimento
di stress e tensioni.
“Lo stato mentale consapevole favo-
risce l’apertura a nuove informazioni. La
ricezione di nuove informazioni ampli-
fica le capacità mentali”
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.
Essere e apprendere: approccio
ludico-creativo
Per arrivare a rispondere alla domanda
“
Chi sono io?
”bisogna inizialmente capire
e conoscere le varie componenti del no-
stro essere (corpo, mente ed emozioni).
L’apprendimento, per concorrere al suo
scopo, deve passare attraverso queste
stesse componenti, che dovrebbero
essere (percepite) presenti contempo-
raneamente.
Anche se esistono, in ognuno di noi,
canali preferenziali (cinestesico, visivo,
uditivo), l’apprendimento che avviene
attraverso il centro motorio, si insedia si-
curamente nella memoria più profonda.
Sarebbe auspicabile organizzare delle
lezioni multisensoriali per soddisfare i
bisogni di ogni ragazzo, in modo che
tutti possano sentire, vedere e/o rice-