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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 47
Il target di riferimento per la parteci-
pazione al progetto sono gli studenti
iscritti al 3° o 4° anno degli Istituti supe-
riori, che abbiano compiuto i 16 anni,
senza impegni/obblighi scolastici nel
periodo di svolgimento dell’attività e
residenti in provincia di Pordenone.
A fine maggio vengono raccolte le
adesioni degli studenti disponibili ad
effettuare l’esperienza estiva. In con-
siderazione dell’elevato numero di ri-
chieste (in media 900 adesioni per 200
posti ogni anno), è stato necessario
strutturare una modalità di adesione
on line attraverso apposite form e web
application. Viene quindi formulata una
graduatoria che assegna i ragazzi al
cantiere dell’area di residenza, sulla
base della rispondenza ai requisiti di
accesso, dell’ordine di arrivo della do-
manda, del periodo prescelto di lavoro
e della disponibilità di posti per ogni
cantiere.
Gli studenti, formati sulle nozioni di
base in materia di rischi, sicurezza e
comportamento nei luoghi di lavoro,
sulle mansioni da svolgere e dotati di
tutti i materiali, i dispositivi di protezio-
ne individuale e le attrezzature previste,
vengono avviati al lavoro occasionale
accessorio per un monte ore comples-
sivo di 64, articolate in tre settimane nei
mesi tra fine giugno e agosto presso
gli Istituti Superiori ed altre aree di pro-
prietà dell’Amministrazione Provinciale.
Il progetto è condotto con la tecnica
della sperimentazione in situazione as-
sistita, la cui tenuta dipende molto dal
valore dell’esperienza proposta, dalla
possibilità di interrompere il vissuto
di sfiducia e a volte di rifiuto nei con-
fronti di qualsiasi proposta provenga
dal mondo adulto, ma dipende anche
dall’approccio comunicativo e relazio-
nale messo in campo dagli adulti di
riferimento.
L’impianto progettuale prevede infat-
ti la suddivisione dei ragazzi in gruppi
di lavoro (indicativamente 10-14 stu-
denti), affiancati durante tutta l’espe-
rienza da due figure di supporto:
l
il “
maestro di mestiere
”, persona in
pensione, in mobilità o disoccupata,
con il compito di fornire ai ragazzi un
valido supporto tecnico-pratico e di
facilitare il passaggio intergenerazio-
nale delle competenze;
l
il “
tutor socio-pedagogico”
, esperto
in processi educativi con esperienza di
tutoraggio in situazione, con l’obietti-
vo specifico di promuovere l’apprendi-
mento di competenze trasversali, quali
la capacità di lavorare in gruppo, di
relazionarsi con il contesto e le figure
di riferimento lavorative e di facilitare
il dialogo intergenerazionale.
L’elevato carattere sperimentale del
progetto e l’elevato numero di ragaz-
zi coinvolti, impone una attenzione
continua al monitoraggio delle atti-
vità nella fase di avvio del progetto,
in itinere e a conclusione, che viene
sviluppato attraverso questionari di
autovalutazione, verifiche nei cantieri,
incontri con referenti interni e perso-
nale scolastico, focus group.
I referenti interni del Settore Po-
litiche Sociali e giovanili, del Servi-
zio gestione Immobili e del Servizio
Prevenzione e Protezione effettuano
costanti verifiche in loco per monito-
rare il clima nelle squadre di lavoro,
l’andamento dei lavori di manutenzio-
ne, l’eventuale necessità di materiali
aggiuntivi, il rispetto della sicurezza
sul lavoro.
A conclusione dell’attività vengono
acquisite, sia in modo individuale, che
in sedute di gruppo, le osservazioni e
le criticità di una organizzazione co-
sì ampia e complessa, e le relazioni
conclusive di ogni tutor sull’attività e
clima delle squadre di lavoro.
Inoltre, è stato messo a punto un
questionario di ingresso come auto-
valutazione delle competenze e uno
finale semi-strutturato come occasio-
ne di accompagnamento e riflessione
da parte dei gruppi di giovani lavora-
tori sull’esperienza vissuta.